19 aprile 2021

Sotheby’s NY, all’asta le Ninfee di Monet

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Sotheby's annuncia un dipinto monumentale tra gli highlights della vendita di maggio. La stima? Una cifra intorno ai $40 milioni

Sotheby's Monet
Claude Monet, Le Bassin aux Nymphéas, 1917-19. Courtesy of Sotheby's

Dagli anni ‘80 dell’Ottocento fino alla sua morte, nel dicembre del 1926, Claude Monet ritrae senza tregua le ninfee del suo giardino, nella residenza di Giverny. Ne è ossessionato, non riesce a darsi pace. «È al di là delle mie forze di persona anziana e voglio tuttavia arrivare a rendere in modo vivo ciò che sento. Ne sono distrutto», scrive, stremato, al mercante Durand-Ruel, e si rimette subito a dipingere, «sperando che da tanto sforzo esca qualcosa». A distanza di oltre un secolo, Sotheby’s New York annuncia che Le Bassin aux Nymphéas di Monet (1917-19) andrà in vendita a maggio alla Impressionist & Modern Art Evening Sale. Una cifra intorno ai $40 milioni, oggi, è il costo di “tanto sforzo” sul mercato.

Si tratta di un dipinto su larga scala, come quelli su cui l’artista si concentra a partire dal 1914, esposti tra gli altri al Musée de l’Orangerie, a Parigi, o al Museum of Modern Art di New York. Nel corso degli anni, Monet aveva ingrandito il suo giardino, aveva piantato bambù, rododendri, meli giapponesi e ciliegi – aveva perfino richiesto di deviare il fiume Epte, per alimentare lo stagno delle ninfee! È il luogo perfetto per studiare i colori delle stagioni e trasferirli sulla tela, sì, ma il passaggio non è immediato: «Mi ci è voluto del tempo per capire le mie ninfee», spiega un giorno a un visitatore del suo studio, «le ho piantate per puro piacere; le ho coltivate senza pensare a dipingerle. […] E poi, tutto ad un tratto, ho avuto la rivelazione e ho preso la mia tavolozza. Da quel momento non ho avuto quasi nessun altro soggetto». Il tema resterà lo stesso, è vero, ma Monet saprà arricchirlo con raffinatissime variazioni.

Sotheby's Monet
Courtesy of Sotheby’s
Sotheby's Monet
Courtesy of Sotheby’s

Nel 1914, in particolare, l’artista inizia le sue Grandes Décorations, la serie di dipinti monumentali concepiti del suo giardino. A poco a poco, la resa delle superfici varia sensibilmente, con colori vibranti, pennellate decise e quei fiori e quell’acqua quasi astratti – fonti indispensabili, generazioni dopo, per artisti come Jackson Pollock, Clyfford Still e Mark Rothko. È così, in questo locus amoenus costruito su misura, che nasce Le Bassin aux Nymphéas, il dipinto di oltre 100 x 200 cm che sfilerà insieme a capolavori di Cézanne, Degas e altri esponenti della Impressionist & Modern Art (li trovate qui). E non è tutto, perché ad avvalorare il curriculum dell’opera scopriamo anche una bibliografia eccezionale, con il produttore di Hollywood e Broadway Ray Stark e sua moglie nella lista degli ex proprietari illustri.

«Sotheby’s ha una storia incredibile come maison per Monet», commenta Julian Dawes, Co-Head del Dipartimento Impressionist & Modern Art di Sotheby’s New York, «compresa la detenzione del record all’asta ottenuto nel 2019 con Meules, venduto per 110 milioni di dollari, e siamo estremamente entusiasti di portare un quadro così illustre sul mercato per la prima volta in quasi due decenni. Come esempio notevole delle opere del tardo periodo di Monet realizzate nella sua cara casa di Giverny, questo monumentale dipinto riassume splendidamente come l’opera di Monet si sia evoluta nel tempo, dalle sue scoperte impressioniste fino a un focus più astratto, con la cura nella resa del suo stagno e delle sue ninfee. Da questo punto di vista, quest’opera apre una finestra completamente nuova su come Monet ha influenzato le generazioni successive, con artisti che hanno ampliato le sue idee in piena astrazione, e ha posto le basi per un nuovo movimento artistico che avrebbe preso d’assalto il mondo».

I record di Claude Monet

Concludiamo la nostra ricognizione con uno sguardo al mercato dell’artista. Lo accennava Julian Dawes nel suo commento: il record assoluto di Monet, ad oggi, è detenuto dalla serie degli Haystacks, i Covoni, con un esemplare che nel maggio 2019 ha ottenuto $110,7 milioni all’asta da Sotheby’s. Un successo comprensibile, in effetti, se pensiamo che già alla mostra del 1891, 120 anni fa, tutti e quindici i Covoni esposti furono venduti ognuno per 3.000-4.000 franchi – cifre straordinarie, all’epoca, per un artista vivente. E così un altro Haystack, nel novembre del 2018, è stato aggiudicato da Christie’s per $81,4 milioni, mentre Nymphéas en Fleur (1914-1917) – proveniente dalla collezione Peggy e David Rockefeller – è passato di mano per $84,6 milioni da Christie’s, nel 2018.

Un’ultima nota a margine. Anche Christie’s, il prossimo 11 maggio, offrirà un’opera di Monet, il bellissimo Waterloo Bridge, effet de brouillard stimato intorno ai $35 milioni – ve ne parlavamo qui. Chi la spunterà? Appuntamento al 12 maggio, a New York, per scoprire il prossimo capitolo.

Claude Monet, Meules, 1890. Venduto per $110.7 milioni da Sotheby’s, nel 2019, detiene l’attuale record dell’artista

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