Un imponente gallo di stoffa accoglie i visitatori all’ingresso della seconda personale di Filippo la Vaccara. Ad un anno di distanza, il giovane artista siciliano presenta per l’occasione i suoi più recenti lavori ospitati nelle sale della galleria milanese Salvatore+Caroline Ala.
La mostra, curata da Francesca Pasini, propone una serie di grandi tele affiancate da sculture, oggetti semplici caratterizzati da quel sapore infantile che contraddistingue anche le opere pittoriche.
I dipinti si susseguono creando un sorprendente racconto del mondo quotidiano nel quale si alternano le immagini di animali domestici dal gusto arcaico a paesaggi e figure umane. Delle vere e proprie storie, visioni realizzate attraverso una fresca e veloce pennellata tesa a fissare quegli attimi intensi di una realtà fuggevole.
Ricorrente è la figura del gallo o della gallina, silenziosi simboli di una lontana vita contadina ormai inevitabilmente assorbita dalla produzione industriale alla quale si affiancano personaggi, volti umani e paesaggi della lontana Sicilia.
Un candore infantile pervade le opere. Si tratta di lievi immagini dal sapore poetico, realizzate attraverso un linguaggio pittorico semplice che predilige forme dai tratti essenziali, ed un colore che racchiude in sé le calde e limpide luminosità delle atmosfere mediterranee.
Con la sua opera La Vaccara si inserisce in modo del tutto autonomo e personale, all’interno di quella tendenza che negli ultimi anni ha guardato alla pittura con una nuova e rinnovata attenzione. E’ il caso di artisti come Maloney e Chris Ofili che scelgono proprio la pittura come mezzo espressivo, dipinti nei quali domina l’interesse per una rappresentazione personale della storia e del mondo che ci circonda.
Sensibile a questo rinnovato modo di sentire la pittura, le opere e le immagini realizzate da Filippo La Vaccara scaturiscono dalla fusione tra la cultura visiva siciliana e la sua storia personale.
Una pittura che non rinuncia ad una figurazione ammorbidita da quel lieve linguaggio che caratterizza l’intera opera dell’artista e dal quale prendono forma le figure ed i paesaggi che creano questo grande racconto del mondo, visto attraverso gli occhi del giovane artista siciliano.
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Elena Arosio
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GENTILE SIGNORA FRESCHI
Surreale mi pare il suo commento. Perché non continua a leggere le sue riviste d'arte o a consultare i suoi siti. Poi ci faccia sapere, visto che ha l'aria di essere una vera esperta. Complimenti comunque a questo portale.
Signora Verena, anch'io non sono mai intervenuta nel guestbook...mmm...ma se non sono mai intervenuta perchémmai lo chiamo 'guestbook' che è un termine tecnico e che è il nome che aveva un anno fa...ops: gaffe. Mi cheto per l'eternità.
Ehi papà guarda...un pooolllo !!
Mai intervenuta sotto gli articoli ma sempre e solo letto. Appena letto che qualcuno dice che 'ogni tanto' ci sono recensioni interessanti rabbrividisco. Pazzesco. Asssurdo. Surreale. Allucinante. Ma avete mai visto le riviste d'arte o gli altri siti d'arte? au revoir
è vero, ma a volte la scrittura (il testo, le parole, la grammatica, la scorrevolezza) lasciano un po' a desiderare..
pardon.
ogni tanto??? ce ne sono molte belle!
Una bellissima recensione (ogni tanto). GRAZIE!
Caro Andrea,
grazie di cuore. Lo firmerò sicuramente e speriamo che, almeno tu, ti metta a pubblicare "la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità". Ma il tuo sito non si occupa d'arte, vero? Saluti. Micaela Crespi
Mi sembra che invece di creare un dialogo sull'artista e le sue opere...si crei un inutile dibattito di battute e controbattute fra personaggi....Questi commenti andrebbero scritti a parte, sotto la voce "Commenti perditempo"..
mi chiedo come fate a discutere talmente animatamente, darvi dei de-milanesizzati, cercare certi aforismi quando più che per l'incompatibilità artistica avete l'incompatibilità del mouse...e smettetela davvero di cercare di fare gli "esperti"...perchè sono le ultime persone di cui bisogna fidarsi...ESPERTI D'ARTE VIA INTERNET!