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Fino al 10.I.2016 | Giotto, l’Italia | Palazzo Reale, Milano

di - 7 Settembre 2015
Un grande evento a cornice di una esposizione universale. È la mostra “Giotto, l’Italia” ospitata da Palazzo Reale di Milano, a conclusione del semestre di Expo 2015. Sotto l’Alto patronato del Presidente della Repubblica Italiana e promossa dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, oltre al Comune di Milano e al patrocinio della Regione Lombardia, il progetto scientifico è di Pietro Petraroia (Éupolis Lombardia) e Serena Romano (Università di Losanna) che sono anche i curatori dell’esposizione. La location, certo solita a mostre di spicco, non è stata scelta a caso: Palazzo Reale ingloba al suo interno antiche strutture del palazzo di Azzone Visconti, dove Giotto si recò, negli ultimi anni di vita, per realizzare due cicli di dipinti murali, oggi però andati perduti, ma che vengono qui ricordati. Insieme a quegli anni in cui l’Italia era la vera culla della cultura, descritta per immagini dallo stesso Giotto o narrata in versi dal concittadino Dante. E forse anche per questo la mostra può contare su collaborazioni ampie e di prestigio: dal Polo Museale Regionale della Toscana alla Pinacoteca Nazionale di Bologna e il Polo Museale dell’Emilia Romagna, fino al San Diego Museum of Art della California. Oltre al Fondo Edifici di Culto del Ministero dell’Interno, i Musei Civici agli Eremitani di Padova e la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Province di Venezia, Belluno, Padova e Treviso. E, soprattutto, con un grande contributo da parte dei Musei Vaticani e di tante altre sedi della sublime opera del Maestro fiorentino, che hanno collaborato alla costituzione di un allestimento senza precedenti, che riunisce quattordici opere, prevalentemente su tavola, nessuna delle quali prima esposta a Milano.

In una sequenza di capolavori assoluti mai riuniti in una singola esposizione. E senza presunte attribuzioni o lavori di allievi: solo opere di Giotto, con provenienza accertata, che visualizzano il tragitto compiuto da Giotto attraverso l’Italia del suo tempo, in circa quarant’anni di straordinaria attività.
Di Giotto si è parlato (e scritto) molto, nel tempo, ma non ancora tutto. E di certo, non abbastanza, per un maestro del suo calibro e per l’influenza che la sua opera ha avuto sul panorama dell’arte internazionale. La  mostra di Palazzo Reale approfondisce questi aspetti, proponendo l’artista in maniera completa. Il Giotto dai colori sgargianti e in contrasto con la pittura sacra di quel secolo. L’inventore della prospettiva, abile e precoce nella sua carriera di pittore. Fino a diventare un artista-imprenditore capace di eseguire più lavori nello stesso momento grazie al supporto di una bottega messa in piedi per l’occasione e in grado di assolvere ai numerosi incarichi affidatigli da clero e nobiltà. E in modo mai banale.
Trovando un modo sempre efficace di rappresentare la realtà, in modo più fedele possibile. Di un autentico culture del vero, del reale. In uno stile unico, così distante dai suo contemporanei che forse si è compreso appieno solo durante il secolo scorso, quando surrealisti, astrattisti e metafisici hanno completato il percorso da lui avviato verso una nuova filosofia della creazione. Non a caso la mostra milanese chiude il tour espositivo proponendo il Giotto senza fine Uno spazio in cui vengono raccolte e mostrate le frasi pronunciate da grandi pittori e rivolte alla sua arte e alla maestria di un genio davvero senza limiti. E, forse, anche senza paragoni.
Alessio Crisantemi
mostra visitata il 2 settembre 2015
Dal 2 settembre 2015 al 1 gennaio 2016
Giotto, L’Italia
Palazzo Reale
Piazza del Duomo 12, Milano
Orari: lunedì, 14.30-19.30, martedì, mercoledì, venerdì e domenica 9.30-19.30, giovedì e sabato 9.30-22.30
Info e prenotazioni: Tel 02 92800821
@https://www.twitter.com/AleCrisantemi

Nato nel 1980, è appassionato di arte, con particolare propensione per quella figurativa, collabora con Exibart dal 2008. Nonostante la formazione self-taught nel campo dell'arte, si è affermato nel tempo come esperto di pittura, partecipando alla giuria di numerosi concorsi e collaborando come corrispondente di arte e cultura per varie testate. Tra i vari incarichi per Exibart, cura oggi la rubrica Case ad Arte dedicata alle dimore degli artisti in Italia e all'estero.

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