Categorie: milano

fino al 10.IX.2004 | Alejandro Vidal – Un tiro a todos los diablos | Milano, Galleria Artra

di - 16 Giugno 2004

La violenza è stata fin dall’antichità oggetto di rappresentazione artistica, da scene mitologiche a cruente rappresentazioni di battaglie, a scorci infernali. Quello che della violenza interessa ad Alejandro Vidal (Palma de Mallorca, 1972, vive a Barcellona) è osservarla da un punto di vista estetico e nello stesso tempo critico.
Come esponente dell’ultima generazione spagnola da anni analizza le molteplici implicazioni della cultura della paura che affligge la società in cui viviamo. Per Vidal lo scopo è di creare un legame tra la società e il nostro mondo prima che sia troppo tardi e troppo difficile. C’è infatti il rischio che la società non riesca più a decifrare i nuovi codici con cui il mondo si muove e venga travolta dagli eventi e dall’inerzia. L’odierna risposta sociale ai conflitti è il punto di partenza per l’indagine artistica. “E’ tempo di focalizzare l’attenzione “ sostiene infatti l’artista “sulla società nel suo complesso. Ed analizzare tutte le conseguenze sociali ed economiche della tecnologia, dell’urbanizzazione, delle campagne publicitarie, della violenza simbolica e non, poichè la vita odierna ha delle caratteristiche specifiche mai viste in passato che ci costringono a relazionarci al presente sempre più rapidamente e con uno sguardo ad ampio raggio”.

Tramite video, installazioni e fotografie Vidal cerca di riempire un vuoto, quel divario che si è venuto a formare tra la società e il mondo nel suo evolvere, un buco nero derivato dalla velocità inaudita degli eventi e delle comunicazioni e dalle ritardate reazioni dell’individuo a questa corsa. Secondo l’artista, la light culture in cui viviamo, fatta di caffé decaiffeinato, di sigarette senza tabacco e cioccolato senza zucchero è caratterizzata da un’estetica ben precisa che ha direttamente a che fare con la violenza (dalla burocrazia, al messaggio pubblicitario, alla guerra), anzi ne è il frutto.
Le grandi fotografie in mostra immortalano scene ordinarie di scontri tra tribù urbane. Le pose dei soggetti derivano dai manuali di arti marziali e di autodifesa, ma il tipo di composizione è di sapore classico. Non si tratta di un lavoro realistico, gli scontri tra i corpi vengono realizzati con la staged-photography, per cui l’effetto è glaciale e allo stesso tempo di grande ambiguità. Questi individui sembrano mettere in atto una lotta inevitabile e a tratti voyeuristica, in cui ogni dettaglio è stato attentamente calibrato. L’installazione proietta lo spettatore in un’atmosfera scura, da rave, in cui tra un sacco a pelo e un poster di Bruce Lee sul tavolo, taniche, bottiglie di ammoniaca, cartoni di latte Parmalat (con chiaro riferimento al tracollo finanziario che vi sta dietro) scorrono le immagini dei video che condensano la violenza latente dei concerti di musica trash metal. La serie di disegni volutamente sporchi, schizzi di volti tratteggiati a carboncino su cui sono state applicate strisce dello scotch nero da mettere intorno alle finestre per difendersi da attacchi chimici, satura l’ambiente di presagi funesti.

irina zucca alessandrelli
mostra visitata il 3 giugno 2004


Alejandro Vidal – Un tiro a todos los diablos
A cura di Marco Scotini
Galleria Artra
Via Settala 6, Milano
Orario: lun -ven 15.00 – 19.30, sab su appuntamento, agosto chiuso
Ingresso libero
Tel: 02 29402478
E-mail: artragalleria@tin.it


[exibart]

Articoli recenti

  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58
  • Arte contemporanea

Vettor Pisani: una mostra, un archivio, una lunga frequentazione. Intervista a Giovanna Dalla Chiesa

A margine della mostra alla Fondazione Pascali, con Giovanna Dalla Chiesa, direttrice dell'Archivio Vettor Pisani, ripercorriamo la ricerca dell'artista dell'inafferrabile,…

27 Aprile 2024 14:10
  • Mercato

Sotheby’s mette all’asta un capolavoro di Monet

Appartiene alla serie dei Covoni, la stessa che nel 2019 fissava un record per l’artista a quota $ 110,7 milioni.…

27 Aprile 2024 12:42
  • Bandi e concorsi

Premio Lydia 2024, aperta la call per il sostegno alla ricerca artistica

La Fondazione Il Lazzaretto di Milano lancia la open call 2024 per il Premio Lydia all’Arte Contemporanea, dedicato al supporto…

27 Aprile 2024 12:39
  • Fotografia

Other Identity #109. Altre forme di identità culturali e pubbliche: Alessandro Trapezio

Other Identity è la rubrica dedicata al racconto delle nuove identità visive e culturali e della loro rappresentazione nel terzo…

27 Aprile 2024 12:10