Herrera, nata a Cuba da madre fotoreporter e padre collezionista d’arte, fondatore del quotidiano “El Mundo”, studia architettura a l’Avana e si trasferisce a Parigi negli anni Quaranta, dove intraprende la carriera artistica nell’ambito dell’astrazione geometrica, esponendo quattro volte al Salon des Réalités in cui trovavano posto Bill, Albers, Van Desburg, fondatore della rivista “Art Concret” (1930), assieme a un gruppo di artisti sudamericani, i concretisti brasiliani e il gruppo argentino Madì. Ma non ottiene successo. Allora per le donne era molto dura emergere e competere con il monopolio maschile dell’arte. Negli anni Cinquanta, l’artista emigra a New York, dove vive e lavora nel suo loft in maniera metodica e dedita a colori puri e forme euclidee, impermeabile alle innovazioni delle seconde avanguardie storiche americane che su di lei pare non abbiano lasciato tracce, fedele com’è alla simbiosi tra arte, architettura e design, vestale di un oggettivo Concretismo visivo basato sul rispetto dello spazio bianco, dove tutto può accadere.
Le sue opere su carta, un materiale già utilizzato negli anni Settanta, naturalmente senza titolo, composte da diagonali, trapezi, triangoli, quadrati e altri virtuosismi grafici, strizzano l’occhio al Minimalismo e di certo non brillano per originalità. Ma la coerenza verso se stessa, l’assoluta autonomia da mode e compromessi, alla fine l’hanno premiata e in quest’epoca non meritocratica, in cui il trasformismo sembra quasi essere un’esigenza, il segnale per le nuove generazioni è positivo.
Jacqueline Ceresoli
mostra visitata il 25 gennaio
dal 25 gennaio al 15 marzo 2013
Carmen Herrera. Works on Paper 2010 – 2012
Lisson Gallery
Via Bernardino Zenale – (20123) Milano
Orario: da lunedì a venerdì 9.30-13 e 15-18, sabato su appuntamento
Info: 02 89050608, milan@lissongallery.com, www.lissongallery.com
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…