Categorie: milano

fino al 17.VI.2005 | Due | Milano, (H) films

di - 9 Giugno 2005

L’arte sta bene ovunque. Negli appartamenti, nelle gallerie, nei musei e -perché no?- anche nelle case di produzione. Daniela Cattaneo e Luca Maroni, fondatori della (h)films di Milano, attiva dal 2001, non hanno dubbi su questo. Perciò affiancano alla propria attività nel settore della comunicazione, mostre d’arte contemporanea, per sostenere un’idea tanto sana quanto attuale. Ovvero, bando alla retorica e a conservatorismi di sorta, la creatività non conosce limiti. E chi ha lavorato su un set sa bene quanto sommando le singole competenze si abbia un buon risultato, come mescolando i linguaggi si ottengano prodotti di valore. Considerate queste premesse e, in barba alle malelingue, la (h) films presenta un cocktail di composite, seppur ben assortite, esperienze. Due le giovani curatrici, Raffaella Guidobono e Maria Chiara Valacchi. Due i pittori, May Cornet (1975) e Valerio Berruti (1977). Due pure gli scultori, la coppia torinese Isola&Norzi (1976). Ad aprire le danze, per la prima volta nel capoluogo lombardo, May Cornet, la vispa nipotina di Freud, ex assistente di Mona Hatoum, con The O’ Drawing, una geografia di 4×3 metri in cui il segno “o” muta da traccia calligrafica a cifra stilistica. E ripetuto all’infinito fluidifica in maree, intaglia insenature, ammicca a chiaroscuri, evocando velatamente paesaggi lontani, intravisti, dall’alto, da una torre panoramica o durante un decollo.

Risponde al fuoco delle astrazioni rapite Valerio Berruti, con le sue introspezioni eseguite a pastelli ad olio ed affresco. I volti, i corpi gracili a malapena abbozzati, i supporti ispessiti dalla materia pittorica alludono ad un mondo interiore prezioso, mai esplorato. Che affiora sulla carta, vago come un sogno, struggente come un’immagine fotografica sbiadita, in cui sottintesa è la memoria. Tralasciata. Semplicemente custodita. Come nelle figure appena imbastite da Isola&Norzi, corpi lignei emaciati, alleggeriti dalla gravità dell’esistenza con una mano di calce bianca. Vite fossilizzate nella ieraticità della plastica, nell’attesa d’essere liberate dallo sguardo dello spettatore, o dalla mano degli artisti, dal malefizio di cui sono vittime. Quasi divinità della quotidianità pietrificate dallo sguardo della gorgone, muse inquietanti senza una precisa collocazione temporale. I cui contorni, volutamente indefiniti, cercano una compenetrazione con lo spazio circostante. Fino all’assoluta fusione, al riscatto dalla condizione di estremo, drammatico isolamento ed abbandono, in cui l’arte ne ha circoscritto le anime irrequiete.

articoli correlati
Isola&Norzi in mostra a Roma
May Cornet in una collettiva
Personale di Valerio Berruti

santa nastro
mostra visitata il 9 maggio 2005


DUE – Dal 7.05.2005 al 17.05.2005 – A cura di Raffaella Guidobono, Maria Chiara Valacchi – (H)films, Via Varese 12, MM Moscova- 20121, Milano – info: 02.2620051 – www.hfilms.netbarbara@hfilms.net

[exibart]

Articoli recenti

  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30
  • Mostre

La Fondazione Luigi Rovati di Milano racconta tremila anni di Olimpiadi

Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…

5 Dicembre 2025 17:00
  • Personaggi

Addio a Giovanni Campus, morto a 97 anni uno dei maestri della scultura contemporanea

È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…

5 Dicembre 2025 16:08
  • Fotografia

La rivoluzione delle polleras arriva a Sydney, nelle foto di Francesca Magnani

La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…

5 Dicembre 2025 13:30
  • Arte contemporanea

Il fine settimana di Art Days 2025: gli appuntamenti a Napoli e in Campania

Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…

5 Dicembre 2025 12:30