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fino al 21.VII.2012 | Florian Schmidt | Milano, Galleria Suzy Shammah

di - 2 Luglio 2012
L’austriaco Florian Schmidt (classe 1980) espone dal 2005  e a Milano si presenta con una personale dal titolo Hold nella  galleria di  Suzy Shammah dove ha già esposto, nel 2009, opere  d’ispirazione astratto –geometriche. Le sue sculture si distinguono, per qualità compositiva, e sono realizzate con strati di tessuto e di cartone tenuti insieme da sottili cornici di legno. Nella  prima sala della galleria, ci si imbatte in un’opera della serie Immunity, e in cinque del ciclo Share: saggi della sua qualità manuale dall’intento pittorico, composte da residui di opere del 2009 . Questo  ri-ciclo concettuale delle sue opere precedenti si ri-assemblano in soluzioni  formali sempre  nuove, presentano volumi d’impatto pittorico e sono realizzate in progressione: sembrano trascrivere  la processualità del suo fare  artistico che parte dall’addizione di materiali poveri come, ad esempio, il cartone e altri materiali, che,  stratificati, seguendo
un rigore geometrico, assumono nuovi significati. Si resta senza  fiato nella seconda sala – all’esterno – della galleria, ricavata da un ex-officina di un  fabbro, con tanto di insegna ancora visibile sulla facciata (piuttosto emblematica, in questo caso) che raccoglie il meglio di Schmidt: lavori del 2012 di grandi  dimensioni del ciclo di Hold, Beside e Ribbon, un’opera in bianco e nero, di grande impatto scenografico, quasi optical, che mette alla prova la percezione dello spettatore e che si distingue  per un’energia centrifuga e centripeta al tempo stesso; questa opera è vorticosa e rappresenta un ‘ingranaggio meccanico, di forme simili a rotelle (di chissà quale struttura) che si incastrano e rappresentano uno spazio utopistico, assoluto, in bilico tra  astrazione e minimalismo, dalle forme euclidee mai seriali o ripetitive. Nella combinazione di diversi elementi  formali, il messaggio della sua  creatività si esprime con opere che mescolano ricerca grafica, architettonica  e interpretano, in chiave contemporanea, reminiscenze della  Secessione Viennese, in particolare la Wiener Werkstatten, ovvero lo stile degli anni Venti del Novecento, considerato “Ever green” nel design e  nelle arti visive contemporanee.          
jacqueline ceresoli
mostra visitata il 24 maggio 2012
dal 24 maggio al 21 luglio 2012
Florian Schmidt – Hold
Galleria Suzy Shammah
Via San Fermo (20124) Milano
Orario: mar – sab dalle 14.00 alle 19.00
Info: +39 0229061697 – info@suzyshammah.com – www.suzyshammah.com

Jacqueline Ceresoli (1965) storica e critica dell’arte con specializzazione in Archeologia Industriale. Docente universitaria, curatrice di mostre indipendente.

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