Categorie: milano

fino al 22.III.2009 | Arnaldo Pomodoro | Milano, Fondazione Pomodoro

di - 17 Dicembre 2008
L’impressione è quella di disturbare, irrompere in un equilibrio liturgico. È un po’ quello che dovrebbe succedere entrando in una chiesa e che è sempre più raro.
Il visitatore accolto in strada dall’Obelisco (14 metri di criptico totem a base quadrata) di Arnaldo Pomodoro (Morciano di Romagna, Rimini, 1926; vive a Milano), pronto a consumare e decidere, viene subito intimidito dal Grande Portale per la scenografia di fronte al Duomo di Siena dell’Oedipus Rex di Stravinskij e Cocteau, che si concede con disponibilità autoritaria. Come un altare istoriato che non sa più trattenersi è cresciuto verso il cielo curandosi solo della propria espressione; la preoccupazione di ciò che deve dirci spacca la sua resistente superficie e prende fiato.
Ci si guarda un po’ intorno per capire: a destra un altissimo Cuneo con frecce conficcato a terra, più che minacciosamente, eroicamente. Il paesaggio è spiazzante e, grazie alla tensione fra titani di bronzo e ferro mai avvicinati prima, nell’iniziale congelamento da cimitero ci si chiede cosa stia succedendo: a sinistra un lucidato e pesante sistema di cerchi, Giroscopio, cattura le luci… eppur si muove, impercettibilmente, per via di un meccanismo (che fino al 2000 stupiva la Borsa di Tokyo e oggi è all’Ambasciata italiana).
Con animo avido, viene allora da avanzare in punta di piedi verso gli altri gruppi d’imponenti santuari. Appena un emisfero accarezza il passante, qualche aguzzo spunzone sfuggito dalla trama delle ordinate nervature ne infilza i sensi. Parte una danza percettiva che scivola appagata su gusci liscissimi e sprofonda impreparata in bruschi crepacci; gli occhi s’impigliano nei mondi interni e scavano nelle fessure. Gli accurati frutti scultorei sono scrigno e gioiello, architettura e carcassa, lusso e grezzo, logica e autopsia. Si preservano e si concedono.
Più in fondo, intanto, qualcosa è accaduto, di irreversibile: un Cono tronco pieno di splendori è stato trafitto da un’incorruttibile lama d’acciaio. E sta lì, a mostrare il suo coraggioso risultato. Altrove, una stalattite pesantissima è piombata al centro di un volume amputato, con un certo strepitoso devasto (Una battaglia: per i partigiani). L’uno commissionato nel 1972 per la Government Central Plaza di Binghamton e l’altro lo stesso anno per il comune di Modena, in ricordo della Resistenza: entrambi senza testa non hanno potuto difendersi, e sfoggiano così la loro meraviglia nelle spaccature.
In un angolo altre strutture, come pale senza santi, si deteriorano da sole, soddisfatte delle proprie rivelazioni formali. D’un tratto il caveo, col tabernacolo e il suo tesoro. Si scendono le scale piano, perché Ingresso nel labirinto – pensato per crescere durante il corso della mostra – lascia socchiusa una parete: la luce caldissima del simulacro attrae e la speranza di accesso emoziona. Ispirato all’Epopea di Gilgameš, poema epico in caratteri cuneiformi su tavole d’argilla, resterà permanente nelle ex officine Riva & Calzoni.

Dall’alto, intanto, allestite da Angela Vettese, le immagini di Ugo Mulas assicurano la mitologia dei monili; il grande fotografo li ha catturati nella loro storia, con speciale intuito bidimensionale ne ha ripensato i volumi e li ha resi icone.

articoli correlati
Un Pomodoro in elicottero. Per una mostra, sul lago d’Orta

alice spadacini
mostra visitata il 29 ottobre 2008


dal 3 ottobre 2008 al 22 marzo 2009
Arnaldo Pomodoro – Grandi opere 1972-2008
a cura di Bruno Corà
Fondazione Arnaldo Pomodoro
Via Andrea Solari 35 (zona Tortona) – 20144 Milano
Orario: da mercoledì a domenica ore 11-18 (ultimo ingresso ore 17); giovedì ore 11-22 (ultimo ingresso ore 21)
Ingresso: 7 euro intero, 4 euro ridotto
Catalogo FAP
Info: tel. +39 0289075394; info@fondazionearnaldopomodoro.it; www.fondazionearnaldopomodoro.it

[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

Ancora problemi per la Biennale di Istanbul, che chiude in anticipo

La 18ma edizione della Biennale di Istanbul avrebbe dovuto svolgersi su tre anni ma ha chiuso dopo due mesi, a…

30 Dicembre 2025 15:23
  • Mostre

Per H. H. Lim, la realtà è un’esperienza fluida, da modellare in opera

Casa Morra, a Napoli, ospita una nuova personale di H. H. Lim: l’artista di origini malesi, da 50 anni in…

30 Dicembre 2025 12:30
  • Arte contemporanea

Da Burri a Cattelan: la GNAMC approda a Palazzo Valle e dialoga con il barocco di Catania

Un nucleo senza precedenti della Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma approda a Palazzo Valle di Catania: 53…

30 Dicembre 2025 11:30
  • Arte contemporanea

Studio Orma è il nuovo spazio di Roma dedicato agli artisti under 30

A Roma ha recentemente aperto Studio Orma, galleria fondata da Edoardo Innaro e Marco Celentani, dedicata agli artisti under 30:…

30 Dicembre 2025 10:42
  • Arte moderna

L’Ottocento a Napoli: il nuovo allestimento alla Certosa di San Martino

Negli spazi della Certosa di San Martino, il nuovo allestimento dedicato all’800 napoletano: 12 sale e circa 200 opere, tra…

30 Dicembre 2025 9:52
  • Mostre

Nel segno dell’oro e dell’argento: Carla Accardi, a Verona

Fino al 28 marzo, presso la Galleria dello Scudo, una personale dell’artista siciliana presenta le opere realizzate nel biennio sperimentale…

30 Dicembre 2025 0:02