Categorie: milano

fino al 5.VI.2005 | Il Cerano 1573-1632 | Milano, Palazzo Reale

di - 16 Marzo 2005

Sono dipinte di rosso cardinale le sale di Palazzo Reale che ospitano le opere di Gian Battista Crespi (Romagnano Sesia 1573-Milano 1632) detto il Cerano, che fu il pittore dei due cardinali Borromeo. Di Federico (il Borromeo manzoniano) che lo protesse e fu tra i suoi principali committenti; di San Carlo Borromeo perché Cerano ebbe “il ruolo primario di iconografo e addetto alla regia della canonizzazione di San Carlo” (Gregori), avvenuta nel 1610.
Una mostra severa, nella parte finale addirittura cupa, che presenta un grande pittore forse meno noto di quanto meriterebbe. Cerano inizia nel segno del manierismo internazionale e termina con uno stile disfatto e illividito, scosso dalla terribile peste che colpì Milano nel 1630 (quella dei Promessi Sposi).
L’esposizione si apre con le prime opere, destinate alla devozione privata. Le figure allungate hanno la grazia un po’ artificiosa del manierismo, sono contorte in pose avvitate (Cristo morto sorretto dagli angeli presentato al pubblico per la prima volta). I colori sono brillanti e smaltati anche nelle scene drammatiche.
Cerano non è mai manierista fino in fondo. C’è nella sua pittura quella passione per la vita vera, per la “verità di natura” caratteristica dell’arte lombarda. La vita quotidiana si affaccia già nei dipinti più vicini al manierismo e trova poi piena espressione nei quadroni dedicati ai miracoli di San Carlo. Nella Flagellazione dell’Isola Bella da una porta spalancata si intravede una folla di giovani donne che si accalcano respinte da una guardia. Il colore rarefatto lascia immaginare l’atmosfera polverosa della strada. Le vivande sulla tavola dell’Ultima Cena della parrocchiale di Cerano sono splendidi brani di natura morta, come il bacile di rame pieno d’acqua in cui galleggiano fiori (San Lorenzo al pozzo e San Lorenzo Diacono), il canestro di pani e pesci (Madonna con Bambino Sant’Antonio e San Siro) e i suggestivi particolari delle pale della maturità.
La cosiddetta Pala di Trecate risalta sull’unica parete color antracite della mostra che evidenzia l’elaborata cornice dorata fresca di restauro (come la pala). Tra le pale giovanili è la più complessa, affollata di figure con un vortice di nubi e angioletti nel quale si avverte l’eco di Correggio, noto al Cerano per la mediazione dei bolognesi Procaccini.
Il salone centrale è dedicato a San Carlo. Cerano è uno degli inventori dell’iconografia del Santo o almeno della sua versione milanese: il profilo stempiato dal naso importante con i grandi occhi misericordiosi e l’abito cardinalizio (un saggio in catalogo lo confronta con l’iconografia romana).
In mostra sono presenti sei grandi lavori della serie dei miracoli; dipinti a tempera tra il 1602 e il 1610 per le celebrazioni della canonizzazione sono una festa di colori, pur nella drammaticità dei racconti. Documenti vibranti della vita quotidiana milanese dell’epoca, rivelano le grandi doti narrative di Cerano. Sono anche i primi esempi di quel gusto per il particolare raccapricciante che nelle sale successive culmina nella Messa di San Gregorio opera visionaria e tormentata che preannuncia il Barocco.
Si prosegue con le pale della maturità con forti accenti devozionali, immagini che nel segno della Controriforma dovevano istruire e commuovere. I contorni si disfano, la tavolozza si incupisce senza nulla togliere alla straordinaria qualità della pittura del Crespi che va ammirata da vicino. Gradualmente i colori scompaiono e lasciano il posto ad opere quasi monocrome, quelle cupissime di Cerano, negli anni della peste.

articoli correlati
Cerano: il Cristo crocifisso
Milano spagnola

antonella bicci
visitata il 23 febbraio 2005


Il Cerano 1573-1632. Protagonista del Seicento lombardo
Dal 24/02/2005 al 5/06/2005
Palazzo Reale, Piazza Duomo 12, Milano –
Informazioni: 02.30076229 ; www.mostrailcerano.it
Ingresso: intero euro 8; ridotto euro 6;
Orari: da martedì a domenica 9.30/20.00; giovedì 9.30/22.00; chiuso lunedì; la biglietteria chiude un’ora prima Catalogo: Federico Motta Editor; in mostra euro 36; in libreria euro 50


[exibart]

Articoli recenti

  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10
  • Fotografia

Fotografia Europea riflette sulla natura, (che) ama nascondersi

La XIX edizione di Fotografia Europea, in programma a Reggio Emilia fino al 9 giugno, ci conduce a riflettere su…

28 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Perché quella di Pedrosa resterà una Biennale da ricordare

Allestimento inappuntabile, temi che abbracciano questioni universali, collettive e individuali: Stranieri Ovunque è un Manifesto sul valore della libertà e…

27 Aprile 2024 15:58