Categorie: Moda Mostre

L’eleganza alchemica di Gianfranco Ferré in mostra a Firenze

di - 13 Giugno 2023

Schivo e riservato, animo buono racchiuso in completi sartoriali a tre pezzi o in gilet e camicia, Gianfranco Ferré viene ricordato con nostalgia da chi lo ha conosciuto, una figura che ha lasciato un segno nella moda, anche se l’omonimo brand non è più sul mercato da diverso tempo. Forse come per Walter Albini sarebbe auspicabile un rilancio, ma ancora i tempi non sembrano maturi; nel mentre il suo lavoro continua a ispirare anche le nuove generazioni, come testimonia la mostra The Alchemist Of Fashion – Unveiling the Formula of Gianfranco Ferré, dal 13 al 16 giugno presso il WP Store di Via della Vigna Nuova a Firenze.  Si tratta di una retrospettiva dedicata a quello che era definito “architetto della moda” e curata dagli studenti dell’Istituto Marangoni di Firenze, una mostra che mette in luce i capi iconici e gli oggetti inediti provenienti dal WP Archivio.  WP ha infatti acquisito una parte dell’archivio storico di Gianfranco Ferré nel 2014, comprensiva di una serie di oggetti utilizzati dal designer nel corso della vita per le sue continue ricerche, oltre alle collezioni uomo e donna e ad abiti di archivio vintage e creazioni indossate dalle più importanti celebrities. Un’ispirazione che proviene anche dagli oltre 5500 libri tra volumi di arte, storia, fotografia, costume e moda e una raccolta di polaroid scattate nel corso di tutta la carriera. Una miniera di ispirazioni e suggestioni che gli studenti del Master in Art Management e Curating Art and Fashion di Istituto Marangoni Firenze hanno potuto esplorare e studiare per comprendere il processo creativo del designer.

La moda di Gianfranco Ferré

Classe 1944, originario di Legnano e laureato in architettura al Politecnico di Milano, Gianfranco Ferré si è approcciato al mondo della moda un po’ per caso, con intenzioni umili e genuine che molto dicono dell’uomo che è stato. La sua passione per la manipolazione dei materiali e la volontà di creare prodotti originali per gusto personale, lo hanno lanciato nel mondo del bijoux e degli accessori nei primi anni ’70.

Gianfranco Ferré

Creativo famelico di suggestioni e stimoli sempre nuovi, sono note le numerose visite in Oriente alla scoperta dell’India, Cina e Giappone, svolte per conto di un’azienda genovese di abbigliamento, alle cui influenze lui stesso ha dichiarato di dovere la propria intera impronta stilistica. Il suo approccio architettonico ai tessuti si traduce in linee precise, pulite, drappeggi scultorei dove ogni piega è studiata per convivere in simbiosi con i movimenti del corpo. La fisicità e la dinamicità corporee sono sempre stati gli elementi di riferimento a cui Ferré concedeva priorità assoluta nel processo di costruzione dell’abito. Tutto ciò lo ha portato ad abbracciare una concezione di lusso e opulenza che si rifacevano alla pratica della riduzione: l’obiettivo era raggiungere un’essenzialità ricavata dall’eliminazione del superfluo, degli orpelli, della ridondanza. Ne è risultato un archivio di capi che hanno ristabilito il concetto di chic negli anni 80’, ma senza snobismo. Tutto questo palesemente sintetizzato nel capo d’elezione di Ferré, ovvero la camicia bianca, che era per lui un “termine di uso universale. Un capo che è ancora oggi punto di riferimento nella trattazione della storia e carriera dello stilista. Riconosciuto a livello internazionale grazie al suo lavoro per la maison Dior, per cui ha disegnato la linea donna dal 1989 al 1996, Gianfranco Ferré ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della moda. Con l’uso del nudo, del nylon e delle trasparenze, ha influenzato i colleghi dentro e fuori il bel paese, partecipando all’instaurazione di quel minimalismo estetico, glamour e “intellettuale”, che ha caratterizzato la moda degli anni ’90.

La mostra-omaggio a Firenze

Oltre alla sua azienda e diverse linee (GGF per un target più giovane Gianfranco Ferré Jeans), Gianfranco Ferré è stato direttore del corso di Design dell’abito presso la Domus Academy di Milano, dal 1983, quando partecipò alla creazione del piano didattico della neonata accademia, al 1989. Ed è proprio quel mondo dell’educazione che oggi lo ricorda e lo celebra in quanto insegnante di scuola, di gusto e di stile.  L’anima del ricercatore e del viaggiatore di Gianfranco Ferré ha ispirato gli studenti nella creazione di un allestimento in grado di restituire l’esperienza della sua fase creativa, il work in progress di tutti i suoi lavori. Così la mostra si sviluppa, all’interno del WP Store di Firenze e nelle stanze di una storica dimora fiorentina al di sopra del negozio, seguendo cinque aree tematiche che hanno segnato la produzione artistica di Gianfranco Ferré, dando vita a una vera e propria Wunderkammer.

Francesca Giulia Tavanti, Director of Education di Istituto Marangoni Firenze, commenta: “Grazie a WP Archivio, che ha messo a disposizione abiti, accessori e oggetti di Gianfranco Ferré, i nostri studenti hanno avuto la possibilità di immergersi nel suo mondo e di comprendere appieno non solo il risultato del suo lavoro ma di come tutte le esperienze, gli oggetti, gli stimoli siano stati per lui così importanti e significativi e di come ha utilizzato tutti questi elementi nel suo processo creativo”.

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