Achille Perilli, Beyond, exhibition view_Vetrya Corporate Campus Orvieto, ph Isaco Praxolu
Dopo l’ampia retrospettiva all’Museo dell’Ermitage di San Pietroburgo nel 2018 e la grande mostra alla Estorick Collection of Modern Italian Art di Londra a Ottobre 2019, Achille Perilli, maestro italiano dell’astrazione, trova anche in patria il dovuto momento di riconoscimento critico, con il progetto espositivo “Achille Perilli. Beyond”. Suddiviso fra le sedi di Palazzo Petrangeli a Bagnoregio (VT) e del Vetrya Corporate Campus a Orvieto (TR), il doppio evento, aperto al pubblico fino al prossimo ventinove febbraio, è stato inaugurato nella giornata del quattordici novembre, nel primo spazio, mentre in quella del quindici, nel secondo.
Curato da Davide Sarchioni con la collaborazione di Nadja Perilli, l’appuntamento offre, mantenendo la necessaria coerenza grazie alla qualità dei sessantotto lavori selezionati per l’occasione, due tagli disciplinari congruenti, due angolazioni ugualmente pertinenti e in grado di integrarsi in merito alla produzione dell’artista. Nel primo caso, a Palazzo Petrangeli, l’esposizione, attraverso la scelta di opere rappresentative poste in dialogo fra loro, è articolata assecondando l’evoluzione del linguaggio dell’autore percorrendo un arco cronologico che parte dai suoi esordi, con un piccolo gruppo di realizzazioni afferenti alla fine degli anni Quaranta (Perilli, nel 1947, fu fra i sottoscrittori del manifesto Forma 1), fino ad arrivare, per tappe stilistiche che ne scandiscono le fasi, ai conseguimenti più recenti degli anni Duemila.
Nel secondo, al Vetrya Corporate Campus, la mostra si focalizza, con maggiore puntualità, sulla sua ultima attività, evidenziando gli esiti e l’attinenza di una prassi artistica saldamente improntata sulla ricerca sul colore, sulla forma e sulla geometria. Quest’ultima, concepita nella sua massima dimensione concettuale, viene radicalmente sovvertita come fosse un’assonometria liberata dai canonici obblighi assiomatici, ampliando il proprio respiro visivo a tutta l’estensione della superficie mediante l’impostazione di ragionati rapporti lineari contrassegnati da tonalità cromatiche spesso complementari o cangianti. In tale aspetto, il lavoro di Perilli, oltre a testimoniare una speculazione feconda e, al tempo stesso, analitica, si dimostra estremamente sensibile al mondo della grafica digitale e della virtualità, lasciandone trasparire, così, il potenziale avveniristico insieme alla propensione a superare i limiti di qualsivoglia statuto.
Difatti, come deducibile dalla titolazione, l’iniziativa, promossa dal Comune di Bagnoregio e dalla Fondazione Luca e Katia Tomassini di concerto con il gruppo Vetrya, con la società partecipata Casa Civita, con l’Archivio Achille Perilli e con la Terramedia-LaDI Art, intende conferire rilievo proprio all’irriducibile indole sperimentatrice che ha costantemente guidato sia il pensiero che la mano del maestro, conducendolo sempre oltre qualsiasi confine.
Pertanto, il progetto, nonostante la suddetta divisione, si può leggere come un itinerario unico e organico – simile a un’antologica – all’interno dell’universo creativo di Achille Perilli; sicuramente uno dei più importanti maestri storicizzati italiani viventi.
Infine, di grande interesse sarà la giornata di presentazione del catalogo – in fase di pubblicazione – con riproduzioni fotografiche delle opere, degli allestimenti e con importanti contributi critici.
Davide Silvioli
Dal 15 novembre 2019 al 29 febbraio 2020
Achille Perilli, Beyond
Vetrya Corporate Campus
Via dell’innovazione, 2, Orvieto
Orari: dal lunedì al venerdì, dalle 9:00 alle 19:00, il sabato e la domenica su appuntamento
Info: +39 0763.480403, info@fondazionelkt.org
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