Categorie: Mostre

Armen Eloyan, “Couples” alla Tim Van Laere Gallery di Roma

di - 16 Giugno 2025

Il 10 maggio è stata inaugurata la prima mostra nello spazio romano della Tim Van Laere Gallery di Armen Eloyan. Armeno di nascita, nella sua arte si fondono influenze culturali occidentali e orientali, dall’universo dei cartoni animati ai fumetti di George Herriman. Un’estetica giocosa, figure contorte che rimandano ai protagonisti dei cartoni che fungono da soggetti parodici della modernità. In occasione della mostra, l’artista armeno presenta una nuova serie di opere — dipinti, sculture in legno e ceramiche — attraverso cui esplora la simbologia e la psicologia delle coppie iconiche, come Braccio di Ferro e Olivia, non più semplici personaggi di cartoni animati ma archetipi della società contemporanea.

Armen Eloyan, Couples. Installation views, 2025, Rome. Courtesy Tim Van Laere Gallery, Antwerp – Rome

I dipinti di Eloyan sono caratterizzati da figure spesso difficilmente distinguibili, una tavolozza variopinta e vivace e un simbolismo neanche troppo velato se si osserva con occhio attento. Braccio di Ferro è raffigurato come la figura forte, virile, quella che tiene in pugno l’altra invece più longilinea e fragile, Olivia. Con questa messa in scena Eloyan non evidenzia solamente le problematiche nella relazione tra due personaggi – in questo caso archetipici – ma, soprattutto, quelle legate ai costrutti sociali in senso ampio. Consumismo, alienazione e perdita di identità personale sono solo alcuni dei temi toccati dalle opere pittoriche dell’artista armeno, fortemente espressive e “dirette” a livello visivo ma profondamente complesse sotto quegli strati di colori accesi. Identità e cultura vengono stravolte in chiave ironica e al contempo tragica, ciò che in apparenza ci è familiare sfuma a poco a poco. La cifra di Eloyan è cruda nonostante le opere in mostra possano risultare a primo impatto giocose, allegre, quando la realtà rappresentata è diametralmente opposta.

Armen Eloyan, Couples. Installation views, 2025, Rome. Courtesy Tim Van Laere Gallery, Antwerp – Rome

Al centro della galleria romana vi è un tavolo di legno, sul quale l’artista ha posizionato delle ceramiche. Un pezzo apparentemente a sé stante, figure riconoscibili come mani, tazze, la testa di Pluto come ennesimo riferimento ai cartoon, cosa ci fa in mezzo alla sala? Eloyan si rifà alla pratica giapponese del kintsugi, un’antica arte che consiste nel riparare oggetti in ceramica rotti utilizzando delle lacche (letteralmente attraverso l’oro). Gli oggetti, precedentemente spezzati dall’artista stesso, acquisiscono così un valore nuovo e unico, divenendo pezzi unici e preziosi. Eloyan, però, sorprende ancora una volta, sostituendo l’uso dello smalto dorato in favore dell’autenticità di quei pezzi distrutti e successivamente riassemblati. Il suo è un tentativo di dare forza a quegli oggetti dal trascorso burrascoso, in una celebrazione sia di riparazione che di mutazione, tra le quali si insinua il concetto di imperfezione come strumento narrativo.

Armen Eloyan, Couples. Installation views, 2025, Rome. Courtesy Tim Van Laere Gallery, Antwerp – Rome

Il territorio nel quale opera Eloyan è chiaramente ricco di influenze. Artisti come Philip Guston, Willem de Kooning e Paul McCarthy rappresentano un riferimento per la pratica dell’armeno, nonostante questa viri verso una simbologia più cupa, a dispetto dell’intensità della tavolozza. I temi diventano sempre meno leggibili, nascosti tra ondate di colore e soggetti i cui contorni sfumano a poco a poco. Nell’arte di Eloyan, ciò che a primo impatto sembra familiare si fa contorto, i sentimenti si mescolano, la narrazione diviene illeggibile, talvolta grottesca. La distorsione espressiva nelle sue opere contribuisce a questo senso di inquietudine che cresce man mano che ci si addentra nell’osservazione dei soggetti, frenetici nella loro rappresentazione cartoonesca (nel caso dei dipinti). Diversi sono, comunque, i temi rintracciabili nelle ingarbugliate opere dell’artista armeno. Concetti universali come potere e conflitto, tematiche attuali relative alle questioni del genere e alla cultura del possesso, le relazioni che si muovono oscillando tra affetto e conflitto, l’indagine interiore da cui origina tutto il resto.

Armen Eloyan, Couples. Installation views, 2025, Rome. Courtesy Tim Van Laere Gallery, Antwerp – Rome

Infine, una serie di sculture di gatti in legno grezzo, nelle quali l’animale assurge a simbolo di eccentricità. Caotico ed elegante allo stesso tempo, il gatto è tra gli animali estrosi per eccellenza, inserito nella società umana da secoli ma intrinsecamente selvaggio. In queste opere, formate da pezzi di legno grezzi montati e successivamente dipinti, l’intreccio tra le figure è sempre disordinato, una sorta di caos sorregge le fondamenta delle composizioni. Questa mancanza di armonia diviene simbolo di contraddizione ma anche di slancio vitale, le sculture si fanno spazio in cui poter esplorare connessioni, la frammentazione è ora forza e in qualche modo equilibrio, controllata con maestria da Armen Eloyan. I gatti, seppur riconoscibili, sembrano solo parzialmente abbozzati, come se l’artista abbia in realtà improvvisato degli assemblaggi e li abbia poi ricollegati all’iconografia del gatto. È il fascino dell’imperfezione che trionfa ancora una volta, la stravaganza che diventa prassi nell’arte di Eloyan.

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