Categorie: Mostre

Babele contemporanea: 100 artisti da tutto il mondo allo Spazio Musa di Torino

di - 7 Febbraio 2023

Cosa hanno in comune 100 giovani artisti provenienti da ogni parte del mondo? La risposta è più semplice di quello che sembra: è l’arte in sé, un linguaggio comune, condiviso ma eterogeneo, trasversale e immediato, fatto di tante, piccole e grandi /8sfumature da interpretare. Una “Babele”, insomma, come da titolo del progetto espositivo a cura di Caspar Giorgio Williams, in esposizione dall’8 febbraio al 20 marzo 2023, con preview il 7 febbraio, allo Spazio Musa di Torino.

Un linguaggio trasversale e interconnesso

«L’obiettivo curatoriale della mostra Babele è quello di portare alla luce, nel contesto della moltitudine di pratiche artistiche presenti oggi, come ogni artista appartenga ad un immenso reticolato, paragonabile ad una una torre di Babele, composta non di mattoni ma di dipinti, installazioni, sculture, ceramiche, ed altri media», spiegano dall’organizzazione. «L’esposizione vuole dimostrare come le voci di ogni artista siano in unisono nella lingua unica dell’arte. Una lingua universale, comprensibile a tutti, capace di comunicare ancor più della parola, e di tradurre in un’immagine, in un’esperienza, messaggi ed emozioni».

Installation view di Eduardo Albanelli, Untitled, 2022, e Verde Erdev, Sometimes you can’t sustain your own smile, 2022. Ph. Chiara Ferrando

Dei 100 artisti inclusi, 50 sono stati invitati dal curatore della mostra che ha chiesto a ognuno di scegliere a sua volta un convitato, ponendo in evidenza come il mondo dell’arte sia composto, animato, percorso da una fittissima rete di contatti. Anche per questo è stata data preferenza agli artisti diplomatisi negli ultimi anni, appartenenti a una generazione iperconnessa, nata e cresciuta insieme alla diffusione massiccia del web e, per converso, abituata alla dislocazione e alla frammentazione, caratteristiche fondamenta ancor più che concettuali di “Babele”.

«Questo esercizio, una complicazione della pratica curatoriale, innesca diverse dinamiche nella mostra», spiegano. «Alcuni artisti hanno infatti scelto di condividere l’invito a partecipare in Babele con loro colleghi di studio ed amici, altri l’hanno proposto a loro punti di riferimento e mentori, altri ancora ad artisti più giovani, che non hanno ancora avuto molte opportunità per esporre».

Installation view di Orfeo Tagiuri, 2022, e Hugo Hamper, 2022. Ph. Chiara Ferrando

Babele: gli artisti in mostra allo Spazio Musa

E dunque, chi compone “Babele”? La mostra coinvolge artisti provenienti sia dall’Italia, a partire da Torino stessa, che dall’estero. Presenti anche artisti italiani emigrati oltreoceano, che vivono e lavorano in Messico e negli Stati Uniti. Dall’Italia vi è la partecipazione di artisti che vivono a Roma, spesso dopo esperienze all’estero, e a Venezia, con un’attenzione data a giovani artisti che lavorano con il vetro, un materiale sempre più complesso nel suo utilizzo.

Installation view di Rebecca Hallowell Sutton, Blue Ritual 2, 2022 e Angus McCrum, Portal, 2021. Ph. Chiara Ferrando

Con il suo ampio raggio geografico, l’esposizione apre dunque uno spaccato non solo sulle scene artistiche glocal ma anche sullo stato della formazione. Sostanziale, in questo senso, il coinvolgimento di artisti londinesi provenienti da accademie quali la Slade School of Fine Art, Goldsmiths e la Royal Drawing School. “Babele” porta allo Spazio Musa opere di artisti diplomatisi alla prestigiosa École des Beaux-Arts di Parigi, accademia di particolare rilevanza nell’attuale dibattito attorno alla pittura. Vi sono partecipazioni di artisti provenienti dall’Accademia reale di belle arti di Anversa, nota per il suo approccio sperimentale e il suo rigore nell’insegnamento. La mostra tocca anche il polo artistico di Berlino, includendo opere di artisti che fanno parte della scena artistica della città.

Jessie Stevenson, 2022. Ph. Chiara Ferrando

Ecco tutti gli artisti in mostra: Adele Biscaretti, Agnes Questionmark, Alaia De Santis, Alessandro Raimondo, Angelique de Limbourg, Angus McCrum, Anna Brass, Anna-Rose Stefatou, Antoine Donzeaud, Archie Fooks Smith, Arthur Poujois, Augusta Lardy Micheli, Ayelen Cerda, Camilla Roma, Carlotta Roma, Cécile Lempert, Cecilia Granara, Charlie Hughes, Chiara Ferrando, Clem Routledge, Clemente Ciarrocca, Colombe D’Humieres, Cosima Bucarelli, Costantino Gucci, Costanza Chia, Edie Ashley, Eduardo Albanell, Emilie Coste, Estefi Bianchi, Ferruccio D’Angelo, Finlay Abbott Ellwood, Gaspar Willmann ,George Sopwith, Gian Andrea Diana, Giovanna Siciliano, Giulia Mangoni, Gregorio Sassoli, Hampus Hoh, Hannah Rowan, Harriet Gillet, Henry Glover, Henry Hudson, Huddie Hamper, Hugo Hamlet, Hugo Hamper, Idina Moncreiffe, Irene Cattaneo, Issy Gibbs, James Hillman, Jamie Andrew Woldham, Jana Coleen, Jessie Evans, Jessie Stevenson, Jesus Crespo, Joe Fox, Joe Morrow, Joel Kerr, Kit Reynolds, Lily Ashley, Lily Irwin, Louis Scantlebury, Loulou Siem, Lucrezia De Fazio, Malu Dalla Piccola, Manuela Ribadeneira, Marco Passalacqua, Mark Corfield-Moore, Marsya Gémini, Mia De Las Casas, Michael Murphy, Milo Kester, Miranda Moncreiffe, Nathan Anthony, Nicholas Marschner, Nicola Brandt, Noah El Hachem, Ohii Katya, Olivia Albanell, Orfeo Tagiuri, Rebecca Haliwell Sutton, Rose Somerset, Rosie McLachlan, Sirai Bucarelli, Tal Regev, Tarzan Kingofthejungle, Teal Griffin, Theo Range, Theo Zeal, Tom Atton Moore, Tom Hardwick Allan, Tuomas Lehtomaa, Vanessa Da Silva, Verde Erdev, Will Vetch, Xiao Zhiyu, Ximena Prieto.

Tal Regev, Throat of fire, 2023, Olio su tela. Ph. Chiara Ferrando

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