Ernesto Tatafiore, veduta della mostra, Casamadre 2019
Mezzo secolo dopo, negli spazi espositivi di quella che fu la Modern Art Agency di Lucio Amelio, Casamadre sfida il tempo con le opere di Ernesto Tatafiore, mettendo il pubblico faccia a faccia con un’espressione d’arte che è là per dirci una verità.
Tra opere del passato e del presente, il fruitore avvolto da carte volanti ha la sensazione dell’essere un tutt’uno con la natura e con la società. Opere di piccole, medie e grandi dimensioni per raccontare il mistero femminile così come appare in superficie all’occhio dell’artista: nudo, in posa, stilizzato, colore su colore.
Capezzoli rossi come lava, labbra voluttuose che ricordano le bocche di un vulcano. L’ arte testimonia i suoi messaggi, interroga la natura, riplasmando il travaglio con l’iniziazione alla quale noi siamo soggetti prima di poterla comprendere completamente.
Una delle pareti bianche della galleria è riempita del tutto da un lavoro su carta dove dalle profondità marine sembra riemergere una grossa balena grigia.
Grigio è il fondo di un’altra opera dove una nave, dal tratto surrealista, traghetta fiori dipinti da un piccolo folletto racchiuso nel dipinto. Dalla bocca di un vulcano, anzi due, dello stesso colore grigio del mammifero, erutta lava color sangue.
Tatafiore, da colorista puro, usa sapientemente l’accostamento dei colori e le sue tonalità come segno distintivo: arancio, grigio, nero, blu, rosso su fondo chiaro o scuro non importa, il tutto serve per fare eco al suo nome.
Danilo Russo
Mostra visitata il 30 maggio
Dal 30 maggio al 6 settembre 2019
Ernesto Tatafiore
Casamadre,
Piazza dei Martiri 56, 80 121, Napoli
Orari: dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 16.30 alle 20, tutti i giorni eccetto la domenica
Info: www.lacasamadre.it, info@lacasamadre.it
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…