Categorie: Mostre

La Basilicata racconta il lato spirituale della propria terra in una mostra a Roma

di - 8 Settembre 2025

Al Palazzo della Cancelleria di Roma, città cuore della cristianità e crocevia di pellegrini, si scopre un altro piccolo itinerario che si snoda attraverso i luoghi del divino.

È proprio nell’anno giubilare che si inserisce simbolicamente Basilicata Sacra: un altro cielo, un “pellegrinaggio” tra simboli religiosi e tradizioni locali, tra spinte devozionali mai sopite di una comunità e nuovi modi di riscoprire la spiritualità. Il progetto, promosso dall’APT Basilicata, ha scelto di mettere sotto i riflettori la regione lucana quale luogo in cui cogliere l’impronta della cristianità. Quasi un paradosso proporlo proprio nella città di Roma durante il Giubileo, ma la sfida è stata quella svelare il volto di una meta di pellegrinaggio ancora da scoprire fuori dai confini regionali.

«Un patrimonio di arte, fede e bellezza legato alla terra lucana a disposizione dei romani». Sono queste le parole con cui Rebecca Nazzaro, Direttrice dell’Ufficio Pastorale del Pellegrinaggio del Vicariato di Roma, ha introdotto la mostra in occasione della sua conferenza inaugurale. Nella Sala dei Cento Giorni del Palazzo della Cancelleria, magnifica testimonianza manierista di Giorgio Vasari, sono intervenuti gli organizzatori: Margherita Sarli, Direttore Generale di ATP Basilicata, Merisabell Calitri, curatrice della mostra, Don Antonio Laurita, consulente scientifico della Conferenza episcopale della Basilicata per il Giubileo. «È difficile portare in mostra il cuore di un popolo. Conoscerne il patrimonio culturale e spirituale significa instaurare una parentela straordinaria», spiega Davide Carbonaro, Presidente della Conferenza Episcopale Basilicata. Vito Bardi, presidente della Regione Basilicata aggiunge: «è un modo per far conoscere una terra di cruciale importanza non solo per chi vi abita, e per renderla più attrattiva e avvicinabile. Una terra che custodisce un patrimonio spirituale e religioso infinito, una memoria di fede e arte».

Cristianità e tradizione della Basilicata

Il progetto Basilicata Sacra dimostra come l’identità lucana non possa essere separata dalla cristianità e che i segni e i simboli portati in mostra possono essere valorizzati attraverso nuovi linguaggi. Proposito, questo, che trova massima espressione nella terza sala, dove si incontrano le opere di Franco Corbisiero che rielabora l’iconografia cristiana restituendola in una versione pop. Il significato della mostra non si esaurisce nel tema religioso: attraverso la lente del sacro si raccontano la cultura e l’identità di una terra dove è forte la connessione tra immanente e trascendente, dove la cristianità è anche collante che unisce i fedeli in processioni, riti arborei, feste patronali, ritualità collettive. Un messaggio che sembra quasi richiamare quel concetto di religione civile, teorizzato da Rousseau ne Il contratto sociale, in grado di imperniare di sé un popolo e fornire alle persone un universo valoriale comune, utile alla convivenza.

Il Rito e la pietà popolare, il mito e l’antropologia si incontrano e segnano la storia millenaria del popolo lucano. Emerge inoltre con evidenza il netto contrasto tra una religiosità primitiva e intimista, legata a oggetti devozionali semplici, celebrata con riti popolari e antichissimi, e la veste virtuosa e barocca in cui si mostra il sacro nel cuore di Roma, nel quale cui si inserisce silenziosamente la mostra. Siamo infatti a pochi passi dalle sontuose linee della facciata di Sant’Agnese in Agone realizzata da Borromini, dalla Fontana dei Quattro Fiumi di Bernini, dalla cinquecentesca Chiesa di Santa Maria in Vallicella. Tutto ciò concorre a portare avanti una narrazione dialettica del sacro e del pellegrinaggio nel contesto giubilare.

Quattro sale che raccontano la cristianità con linguaggi diversi

Il percorso è diviso in quattro sezioni. La prima sala è abitata da sei oggetti devozionali ciascuno dei quali assurge a simbolo di una diocesi. Tra questi, lo “Strazzo” del carro della Madonna della Bruna di Matera, protagonista della festa dedicata alla Vergine il 2 luglio. La diocesi di Potenza, è invece rappresentata dalla Croce di San Gerardo Maiella, un gruppo scultoreo conservato nel convento di Vietri, in provincia di Potenza, originario della metà del ‘700 e che sarebbe stato realizzato dallo stesso San Gerardo, protettore della Lucania, insieme alla Madonna di Viggiano.

Pietà popolare, del rito e dell’antropologia è il titolo della seconda sala dove prendono posto il cinto processionale della Madonna del Carmine di Avigliano, i Pettorali della Madonna di Viggiano, reliquiari lignei del XVI secolo. Un tessuto sonoro originale accompagna la fruizione, amplificando l’impatto immersivo.

Poi il linguaggio cambia drasticamente: la narrazione del rapporto tra religione e popolo lucano assume una veste insolita scelta da Franco Corbisiero, artista lucano che offre al pubblico la sua Via Crucis Pop, una serie di 15 stazioni che ricostruisce il cammino che culmina con la Resurrezione. La base utilizzata dall’artista per quelle che sono state definite come “pitto-sculture” è rivestita di quotidiani che riportano notizie di cronaca locale, iniziative ed eventi che riguardano la quotidianità dei paesi della Basilicata. Quindi, un veicolo espressivo nuovo e innovativo scelto esattamente perché evoca il rapporto con il tessuto sociale della regione. Allontanandosi dall’opera, gli inserti dei giornali spariscono ed emergono le raffigurazioni di Cristo con colori vibranti: giallo, azzurro, rosso, rosa.

L’ultima sala dà il nome all’esposizione: Un altro cielo. Protagonista è l’opera immersiva dell’artista Andrea Romoli, dove il pellegrinaggio quale cammino ascensionale verso il divino prende forma attraverso videoproiezioni e suggestioni sensoriali che introducono lo spettatore tra santuari incastonati nei boschi, processioni che percorrono borghi e paesaggi montuosi. Diversi intenti si nascondono dietro quest’opera: è la storia di una figura in cui tutti si possono rivedere, un viandante che percorre un cammino alla ricerca del trascendente e scopre “un altro cielo” che per ogni visitatore può concretizzarsi in un’esperienza diversa.

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Tag: Agenzia Promozione Territoriale Basilicata Basilicata Sacra Palazzo della Cancelleria pellegrinaggio roma

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