Abbiamo imparato a conoscere l’incertezza di una società liquida, quella definita dal sociologo e filosofo Zygmunt Bauman e che proviamo nelle esperienze di ogni giorno. Ma questa caratteristica della vita contemporanea degli esseri umani si può applicare anche alle cose che ci circondano, così come alla nostra consapevolezza. Dall’osservazione di questa posizione di scivolamento, prende le mosse l’artista Lorenzo Guarnera, le cui opere saranno in esposizione alla Villa Cosentino di Valverde, a Catania. In occasione della mostra “Ex Istante”, visitabile dall’8 al 10 settembre 2023, saranno presentate 15 opere pittoriche della sua ultima produzione, per gran parte inedite.
Nato nel 1963 a Catania, Lorenzo Guarnera per oltre 40 anni ha declinato la sua creatività quasi esclusivamente nel settore della pubblicità ma dal 2022 si è dedicato nuovamente alla pittura, già praticata fino alla fine degli anni ’90 e riscoperta in chiave contemporanea, per raccontare la sua visione del quotidiano vivere attraverso altre modalità espressive. Conservando l’ironia e la capacità comunicativa tipica dei linguaggi pubblicitari, Guarnera «Si esprime in modo eclettico, inizia ogni lavoro partendo dalla fotografia, sviluppa il cosiddetto bozzetto utilizzando i supporti tecnologici per poi trasferire il tutto sulla tela diventando un percorso ulteriore», spiega Simona Di Bella, nel suo testo critico.
«La mia pittura è figurativa, di soggetti derivati da scatti rubati ad amici o a gente comune, dove le figure rappresentate sembrano emergere dagli sfondi informali, astratti – fondali che raccontano una loro verità attraverso un tratto vibrante e gestuale, con segni a volte ampi, riflessivi, altre volte rapidi e istintivi, caratterizzati da una linea d’orizzonte sempre presente come a voler stabilizzare ciò che la liquidità del vivere renderebbe inafferrabile – fotogrammi che la mente sembra aver sospeso nel tempo, come un fermo immagine cinematografico, perché lo svolgersi dell’esistenza è fatto di singoli frammenti, perché ogni attimo, se afferrato, può raccontare suggestioni, storie e sentimenti unici e preziosi», racconta Guarnera. «Anzi, ogni singolo frame è già una vicenda a sé, quell’attimo prima che sopraggiunga il frame seguente; una micro-storia che prima di essere metabolizzata dal “vortice” che tutto ingloba, urla il bisogno di essere osservata, analizzata, vissuta e compresa nel suo intimo più recondito».
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