Categorie: Mostre

L’energia di Marina Abramovic in mostra alla Galerie Krinzinger di Vienna

di - 3 Giugno 2023

Marina Abramovic, figura radicale e controversa all’interno del panorama storico-artistico internazionale, presenta i suoi nuovi lavori alla Galerie Krinzinger di Vienna, con la mostra “Energy Clothes”, a cura di Sydney Fishman. A seguito delle mostre personali del 1992, del 2012 e del 2018, dal 26 maggio al 29 luglio 2023, Abramović propone, su un’area espositiva di circa 300 metri quadrati, un corpus di lavori composto da disegni e video, fotografie e installazioni. I mutevoli registri espressivi dell’artista sembrerebbero, qui, legarsi gli uni agli altri, come ricerca che testimonia la trascendenza attraverso l’ordinario. Quest’ultimo esemplificato dalla testimonianza fotografica delle performance Rhythm 2 (1974-1994), Rhythm 4 (1974-1994), Rhythm 10 (1973-2014) e Freeing the Voice (1975-2014).

Il dialogo tra Marina Abramovic e la Galleria si origina dal rapporto di fiducia e scambio instaurato con la gallerista Ursula Krinzinger già dagli anni Settanta, in occasione della performance Thomas Lips (1975), ospitata proprio negli spazi di Krinzinger. Un’azione valsa non solo come minaccia all’integrità binaria tra interno ed esterno ma anche come messa in discussione del canonico rapporto tra performer e pubblico, che prosegue negli stessi anni in un’esposizione collettiva a Innsbruck.

Il progetto “Energy Clothes” si origina nel 2001, durante la cattedra dell’artista serba alla Fondazione Antonio Ratti di Como e poi alla Fondazione Calder di Saché. Essa consiste nella produzione di oggetti minimali “indossabili”, intessuti su fibre di seta in sette colorazioni. Si tratta di volumi puri che fungono da abiti cerimoniali, vertici di energia che assumono le sembianze di dettagli primordiali.

È un guardare alla geometria in senso cézanniano, come elemento che «Permea tutte le cose, e a cui tutto può essere ricondotto; la verità a cui tendere». Si tratta di un lavoro emotivamente evocativo, direttamente sperimentato con gli studenti, nonché indice di un’inclusione spesso saggiata dalla stessa Abramović all’interno della sua poetica.

La mostra potrebbe essere vista come un’estensione della serie Transitory Objects for Human Use. Con essa ne condivide un’intenzione: dimostrare la forza simbolica e straniante di un oggetto colto nella sua individualità, la contrapposizione che si instaura tra l’inanimato e la sua forma; il corpo come mediazione a qualcosa di “altro”. È un’esplorazione della mente e dei suoi “limiti”, tramite il corpo. Il suo tendere all’elevazione si fa possibile soggetto e mezzo per un approdo spirituale. Si indaga il concetto di fisicità attraverso la scomposizione e la ricomposizione dei suoi aspetti, in senso quasi sciamanico ma secondo un metodo che volge all’essenziale.

Tali opere, sapientemente estrapolate dall’archivio di Marina Abramovic, sono corredate dalle documentazioni fotografiche di quest’ultime, risalenti a più di vent’anni dopo. Ciò dimostra come la progettualità della creazione in questione, dove il posare si pone di fronte alla soglia performativa, si manifesti solo a seguito dell’atto esecutivo e si faccia «Trasferimento di uno stato di coscienza all’osservatore».

Articoli recenti

  • Mostre

Capodanno a Miami: cinque mostre da non perdere in tre musei della città

Tra ceramiche e e fantascienza speculativa, proponiamo un itinerario tra le mostre più interessanti da visitare a Miami per iniziare…

31 Dicembre 2025 0:02
  • Attualità

La cultura nella Legge di Bilancio 2026: tutte le misure della manovra

Legge di Bilancio 2026, cosa cambia per cultura e turismo, dai nuovi fondi per musei e creatività al Bonus Valore…

30 Dicembre 2025 19:07
  • Mercato

Cinque oggetti di design straordinari passati all’asta nel 2025

Una selezione di lotti speciali e dei rispettivi prezzi di aggiudicazione, dal record milionario di François-Xavier Lalanne alle iconiche lampade…

30 Dicembre 2025 17:02
  • Teatro

Vita, scena, pubblico: i momenti più significativi del teatro 2025

Dal racconto dei maestri all’esperienza immersiva, fino al teatro come atto politico: il 2025 non ha smesso di interrogare la…

30 Dicembre 2025 17:00
  • Musica

Lady Macbeth alla Scala, ultima replica per l’opera che brucia per stupire

Ultima replica alla Scala per Lady Macbeth del distretto di Mcensk di Šostakovič: un capolavoro musicale potentissimo che, in questa…

30 Dicembre 2025 16:18
  • Arte contemporanea

Ancora problemi per la Biennale di Istanbul, che chiude in anticipo

La 18ma edizione della Biennale di Istanbul avrebbe dovuto svolgersi su tre anni ma ha chiuso dopo due mesi, a…

30 Dicembre 2025 15:23