Mel Bochner, ALL SALES FINAL!, veduta della mostra, TOTAH, New York. Ph. Francesca Magnani
Da TOTAH, galleria d’arte contemporanea di New York, sarà visitabile fino al 15 giugno ALL SALES FINAL!, una mostra di dipinti di Mel Bochner. Nato nel 1940 a Pittsburgh, Pennsylvania, Mel Bochner è considerato un pioniere dei movimenti artistici Post-Minimal e Concettuale. È un maestro del colore ed è noto soprattutto per la sua esplorazione delle connessioni tra linguaggio, percezione e significato. Nel 2022 gli è stata dedicata una retrospettiva all’Art Institute di Chicago. ALL SALES FINAL! è la seconda mostra personale di Bochner presso la galleria della Lower East Side.
Le opere esposte da TOTAH fanno parte di una serie eseguita tra il 2012 e il 2014 utilizzando acrilici e smalto, materiale generalmente riservato alla segnaletica. Come rimarcato dal gallerista David Totah, questi dipinti parlano di linguaggio e sottolineano tacitamente come anche in qualcosa di comune come le insegne o le espressioni idiomatiche, il linguaggio sia raramente trasparente.
In un’opera su carta, Fucked Up, il flusso di coscienza, simile a una nenia, è dettagliato in una sequenza di imprecazioni e si dispiega come la trascrizione del proprio monologo interiore. I contorni che racchiudono ogni lettera fanno sì che ogni parola e frase spezzata balzi fuori dalla carta, evidenziando al tempo stesso gli aspetti essenziali del linguaggio come mappa affidabile per navigare nella realtà. In modo simile, l’opera a smalto su tela, Easy, con la sua litania di rassicurazioni – “easy / no sweat / nothing to it / no problem” – dà voce graficamente a una sensazione di malessere.
I lavori recenti di Bochner, più ibridi, composti da lettere di gommapiuma ritagliate e montate su tela, sono sia scultorei che pittorici, umoristici e divertenti. Frasi elementari di natura quasi apologetica assumono sfumature di significato molto particolari grazie al trattamento del colore, a volte sgocciolato, a volte dipinto. Mentre le opere di Bochner potrebbero suggerire che il linguaggio abbraccia tutto, sia il mondo materiale che quello psicologico, il suo uso acuto dell’umorismo e del sarcasmo mette in luce l’autorità del linguaggio. Fissandosi sul linguaggio di tutti i giorni, Bochner ci serve “un pranzo nudo” che riafferma ciò che pensiamo di dire quando pensiamo di dire qualcosa di vero sulla realtà.
Le opere di Bochner si trovano in collezioni permanenti di tutto il mondo, tra cui il Los Angeles County Museum of Art -LACMA e il MOCA di Los Angeles, il Musée National d’Art Moderne di Parigi, il Carnegie Museum of Art di Pittsburgh, Pennsylvania, il Courtauld Institute of Art di Londra, la Tate Modern, l’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden e lo Smithsonian Museum of American Art di Washington, il Cleveland Museum of Art in Ohio, il Philadelphia Museum of Art e il Whitney Museum e il MoMA a New York.
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…
Talk, inaugurazioni, musei aperti, gallerie in rete, nuove mostre e il Premio WineWise per una gita fuori porta: gli appuntamenti…