Rara Herbaria, a Roma la mostra che racconta il rapporto tra libri antichi e natura

di - 6 Giugno 2023

Dal 4 maggio sino al prossimo 3 luglio, presso la Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei è possibile visitare la piccola ma strepitosa mostra dal titolo: “Rara Herbaria. Libri e natura dal XV al XVII secolo: dagli incunaboli della Collezione Peter Goop ai volumi botanici della prima Accademia dei Lincei”. L’esposizione, a cura di Michael Jakob, docente presso l’Università Grenoble Alpes, la HEAD di Ginevra e l’Accademia di Architettura di Mendrisio, e Lucia Tongiorgi Tomasi, storica dell’arte ed accademica dei Lincei, intende ricostruire la storia del nuovo sapere botanico «Che nella prima età moderna e all’alba della “nuova scienza”, si va affrancando dalle finalità medico-farmacologiche che lo avevano caratterizzato in età medievale», come si legge nel comunicato stampa dall’evento.

Nella mostra sarà possibile ammirare non solo i preziosi volumi della Collezione Peter Goop di Vaduz (Liechtenstein), ma anche straordinari manoscritti, libri a stampa e documenti conservati nella Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana di Roma. Per la prima volta la Collezione Peter Goop, la più importante raccolta privata di erbari a stampa, è esposta al grande pubblico. Fiore all’occhiello della collezione, il considerevole gruppo di incunaboli (Kräuterbücher, ovvero erbari a stampa) pubblicati tra il 1470 e il 1500, raccontati nella prima sezione della mostra.

Le splendide edizioni quattrocentesche della Historia naturale pliniana col commento di Cristoforo Landino, del De Re Rustica di Catone, Varrone, Columella e Palladio, del De Virtutibus Herbarum, già attribuito a Macer Floridus ma opera di Odo de Meung (Ginevra 1495), saranno accostate al testo canonico sull’agricoltura di Pietro De’ Crescenzi di cui sono esposte le edizioni di Lovanio del 1483 e di Vicenza del 1490.

A impreziosire la considerevole mostra, esemplari di quelle che potremmo definire primitive enciclopedie basate sull’attenta descrizione del mondo della natura, come il Liber de Proprietatibus Rerum di Bartolomaeus Anglicus (Strasburgo 1485) e il Buch der Natur di Konrad von Megenberg (Augusta 1495).

[Johann Wonnecke von Kaub], [Gart der Gesundheit], Ulm 31.03.1487, Collezione Peter Goop, foto Naomi Wenger
Della triade dei cosiddetti erbari di Magonza si potrà contemplare per ognuno la sua editio princeps, mentre una tappa fondamentale del percorso espositivo è rappresentata dai trattati cinquecenteschi illustrati da quelli che potremmo definire i padri fondatori della botanica quali Brunfels, Fuchs, Bock e Mattioli.

Nell’esposizione, due opere della Collezione Peter Goop assumono un particolare rilievo, si tratte de: il Liber de arte distillandi, de simplicibus. Das buch der rechten kunst zu distilieren di Hieronymus Brunschwyg (1500), che reca il timbro “Cesi-Albani”, forse appartenuto al celebre collezionista e letterato linceo Cassiano dal Pozzo, e dell’imponente Hortus Eystettensis di Basilius Besler (1613), opera largamente apprezzata dagli accademici lincei. A questi due volumi viene affidato il compito di segnare il passaggio verso la seconda parte del percorso espositivo, nel quale sarà possibile accostarsi a rari cimeli conservati nei fondi della Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana.

Christian Egenolff, Herbarum, arborum, fruticum, Francofortem sul Meno 1546, Collezione Peter Goop., foto Naomi Wenge

Il 1613 costituisce infatti la data spartiacque tra le due parti della mostra. Viene così proposto un piccolo volume (Mexicanarum Plantarum Imagines) di tavole di piante mesoamericane, stampato per farne dono linceo al vescovo di Bamberg in visita a Roma. Inserito nella copia della Collezione Peter Goop dell’Hortus Eystettensis è presente un grande foglio raffigurante la rara Passiflora fiorita nei giardini Farnese. Viene inoltre presentato l’esemplare del Tesoro Messicano (Rerum medicarum […]) con annotazioni autografe di Federico Cesi, fondatore dell’Accademia, che costituisce una preziosa testimonianza sulla genesi e sulla difficoltosa gestazione di un testo chiave per gli studi botanici e più in generale naturalistici lincei. L’opera è il risultato del viaggio di Francisco Hernández, protomedico del re di Spagna, Felipe II, inviato in Messico nel 1570 con l’incarico di studiare la natura e le applicazioni mediche delle piante. Per sette anni lo specialista attraversò il paese raccogliendo informazioni su vegetali, animali e minerali e compilando un vasto erbario e una enorme base dati arricchita da centinaia di disegni, un’eredità straordinaria che documenta la fauna e la flora del Nuovo Mondo.

Di grande impatto visivo il foglio della Melissographia (che significa letteralmente, studio sulle api) inciso da Matthias Greuter (1625), che presenta le prime immagini dell’ape vista al microscopio e il Trattato del legno fossile di Francesco Stelluti, che indaga problematiche geomorfologiche fino ad allora del tutto ignote e che avrà ampia diffusione anche nelle rappresentazioni artistiche successive. Chiudono l’esposizione alcuni rari volumi conservati presso la Biblioteca dell’Orto Botanico di Bologna, originari dall’antica raccolta libraria di Federico Cesi (purtroppo in gran parte dispersa), come testimoniano le postille, i timbri e le note di possesso ancora chiaramente visibili. Saranno inoltre esposte due tavole botaniche raffiguranti due varietà di Cynara cardunculus, provenienti dalla collezione Dal Pozzo e il ritratto di Federico Cesi eseguito dal vero tra il 1610 ed il 1613.

Matthäus Greuter (1565 ca.-1638), Melissographia, Roma, Giacomo Mascardi, 1625. Roma, Biblioteca Lancisiana

L’esposizione è accompagnata da un ricco catalogo stampato da Silvana editoriale, composto da saggi introduttivi storico-critici e da schede degli oggetti esposti in mostra. Il comitato scientifico della mostra è composto da Roberto Antonelli, Ebe Antetomaso, Anna Dolfi, Peter Goop, Marco Guardo, Michael Jakob, Annibale Mottana, Silvia Pedone, Lucia Tongiorgi Tomasi; il comitato organizzatore da Ebe Antetomaso, Angelo Cagnazzo, Francesco Paolo Fazio, Giovanni Fraioli, Marco Guardo, Michael Jakob, Silvia Pedone.

La mostra “Rara Herbaria” è un regalo per gli occhi e per la mente, che invita a riflettere attraverso le testimonianze del passato, sull’importanza dello studio e della cura del mondo naturale.

Ritratto di Federico Cesi, olio su tela, 1610-1612, Roma, Biblioteca dell’Accademia Nazionale dei Lincei e Corsiniana.

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