Gli italiani vogliono tornare a visitare i musei: lo dicono i risultati delle ricerche sul web

Il 18 maggio si celebra in tutto il mondo la Giornata dei Musei ed è una ricorrenza che si riveste di un significato particolare, alla luce della situazione degli ultimi mesi, tra chiusure forzate, grandi mostra cancellate e tentativi di ripresa. Ma, pur in una situazione così drammatica, i musei le hanno tentate tutte, pur di rimanere attivi in qualche modo, lanciando decine di iniziative sui propri siti web o sulle pagine dei social network. Seguendo questa scia di attività, il supporto del pubblico è sembrato non essere mai venuto meno e la notizia delle riaperture è stata salutata come una riconquista di enorme valore lungo la strada, ancora lunga, della “quotidianità”. A dimostrarlo, numeri alla mano, una ricerca condotta da AvantGrade.com, agenzia di digital marketing specializzata in algoritmi e intelligenza artificiale, diretta da Ale Agostini, che ha evidenziato una netta tendenza di ricerche su Google in merito ai musei, con picco il 2 maggio, anche in previsione del dpcm che ne decretava la riapertura, avvenuta domenica, 3 maggio.

E se a dirlo sono i numeri – e le parole chiave – dei motori di ricerca, allora la statistica è affidabile e chiaramente leggibile. «La rete si dimostra ancora una volta un termometro del sentimento popolare. Il ruolo del marketing è capire i cambiamenti in atto nella società in un momento in cui i consumatori cambiano alla velocità della luce», ha dichiarato Ale Agostini.

Le ricerche degli italiani sul web: la classifica dei musei più cliccati

Lo studio è stato realizzato su Google Trends degli ultimi 30 giorni e, tra i dati più notevoli, la ricerca di parole chiave “musei aperti”, che ha fatto registrare un +180%. Le città più attive, nell’ordine, sono state Torino, Roma, Milano e Napoli. Nello specifico, l’istituzione museale ad aver fatto registrare un aumento più evidente sono i Musei Capitolini, con un +750%, seguiti, in questa classifica delle parole di ricerca più digitate, da “Museo Egizio Torino”, con un +350%, “Museo del Novecento”, +300%, “Museo archeologico Napoli”, + 170%, “Musei vaticani”, + 120%.

Tra le ricerche correlate, invece, spiccano forti impennate sul Colosseo di Roma, al quale vengono associati anche trend non direttamente – o niente affatto – legati alla cultura, come il concerto del cantante Ultimo, con la ricerca “ultimo colosseo”, e la gaffe della Sindaca Virginia Raggi, “raggi colosseo”, che confuse l’Anfiteatro Flavio con l’Arena di Nimes. Aumento delle ricerche anche per le parole i Musei Civici di arte e storia di Brescia e per “museo virtuale”, con un +130%, segno che il pubblico ha ancora interesse per la fruizione online.

Lo studio di AvantGrade.com analizza nel dettaglio anche il gradimento per città, con Roma ricerca di “giardini vaticani”, +200%, mentre su “Musei vaticani” c’è un +140%. Proprio i musei vaticani raggiungono un picco clamoroso di ricerche riferite: “tour privato musei vaticani” fa segnare un +1.000% mentre spicca un +3.250% per “clavigero musei vaticani”.

Anche Torino si conferma meta attrattiva: la rete fa emergere la voglia di Museo Egizio, fortemente in crescita negli ultimi 30 giorni per la ricerca dei biglietti. Aumentano nell’ultima settimana le ricerche su “forme uniche della continuità nello spazio”, celebre scultura futurista di Umberto Boccioni ospitata al Museo del 900 di Milano, con un +170%. Molto ricercata anche la chiave “abbonamento musei milano”, con un +90%. In crescita a Napoli anche il Museo Madre, con un +100%. Dalla percentuale però va estrapolata la quota di ricerche affini al covid, visto che il museo d’arte contemporanea è un centro vaccinale, anzi, è stato uno dei primi musei in Italia a dare la sua disponibilità.