Un articolato calendario di mostre, dallâarte antica a quella contemporanea, dando voce alle varie anime che compongono i Musei Civici di Venezia. E investimenti strutturali, come nuovi allestimenti e progetti di ampliamento e monitoraggio. La Fondazione MUVE, istituita nel 2008 dal Comune di Venezia, ha presentato il programma del 2023 e, da Vittore Carpaccio e Carla Accardi, passando per Marc Chagall, sembra proprio che ci sarĂ molto da vedere.
Secondo quanto dichiarato dalla Presidente della Fondazione MUVE, Mariacristina Gribaudi, questa fioritura di eventi è stata però preparata da un lavoro organizzativo strutturato e potendo contare su una base solida di risorse autonome, per una copertura fino al 96% del fabbisogno economico finanziario, che sono state generate dalle stesse attività dei musei che, negli ultimi cinque anni, sono stati visitati da oltre 13 milioni di persone. à un riconoscimento del lavoro di efficientamento, gestione oculata, interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria e di investimenti strategici che viene, di anno in anno, apprezzato dai tanti visitatori che quotidianamente frequentano le sedi museali in centro storico e nella terraferma, ha affermato Gribaudi, che ha sottolineato il ruolo del personale: Oltre allo staff di conservatori, curatori e professionisti dei vari settori museali, la Fondazione conta circa 500 persone che ogni giorno accolgono e forniscono servizi e assistenza ai visitatori che arrivano da tutto il mondo.
Tra i diversi interventi strutturali in programma per il 2023, dunque, il nuovo allestimento del piano terra di Caâ Rezzonico, che aprirĂ a giugno e che andrĂ a bissare quello, recentemente concluso, di Palazzo Fortuny. E poi lâampliamento del Museo del Vetro a Murano, il nuovo volto del Centro Candiani a Mestre, che sarĂ oggetto di un ampio intervento di restyling. In calendario anche lâapertura della Quadreria di Palazzo Ducale, i cui apparati decorativi sono tati messi sotto monitoraggio e sottoposti a interventi di riqualificazione. Sotto osservazione e studio anche la Torre dellâOrologio, entrata tra i quattro progetti europei di Hyperion, il programma che ha lâobiettivo di sviluppare nuovi strumenti e tecnologie per la difesa dei beni culturali dalle minacce climatiche e naturali.
Per quanto riguarda le mostre, attesa per la monografica su Carpaccio al Palazzo Ducale, in apertura il 18 marzo. Il 28 aprile, al Museo Correr aprirĂ âCarla Accardi. 1924-2024. Un omaggioâ. In programma dal 29 settembre, al Centro Candiani di Mestre, la mostra âChagall. Il colore dei sogniâ che, dopo Kandinskij, continua sulla scia delle grandi mostre dedicate ai maestri della modernitĂ . Partendo dal capolavoro conservato nelle raccolte di Caâ Pesaro Galleria Internazionale dâArte Moderna, Rabbino n. 2 o Rabbino di Vitebsk (1914-1922), acquisito dal Comune di Venezia alla Biennale del 1928, la mostra intende indagare il portato rivoluzionario dellâarte di Chagall come pittura del sogno e come trionfo della fantasia creatrice.
Il 21 ottobre sarĂ la volta della mostra sul âRitratto Veneziano dellâOttocentoâ, a Caâ Pesaro, che si ricollega idealmente allâomonima e storica mostra organizzata nel 1923 da Nino Barbantini, primo Direttore della Galleria dâArte Moderna di Caâ Pesaro. Al Padiglione Venezia della Biennale e a Forte Marghera ritorna poi âArtefici del nostro tempoâ, lâiniziativa dedicata alla promozione dei lavori dei giovani autori emergenti. Sempre a Forte Marghera sta prendendo forma il Parco delle Sculture che, riunendo opere a cielo aperto realizzate da autori nazionali e internazionali, si inserirĂ nei circuiti dei parchi di sculture italiani ed europei, come Arte Sella in Trentino o il Parco delle Sculture del Chianti.
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