Mostre temporanee, focus sulle collezioni, attività per famiglie e laboratori didattici, progetti outdoor, insomma, l’estate al Mart è ricca di appuntamenti da non perdere, sempre nel rispetto delle norme sul distanziamento, ovviamente.
Dopo la chiusura forzata a causa del covid-19, prorogate fino al 23 agosto le mostre dedicate a Italo Zannier e a Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi. In collaborazione con Comune di Ferrara e Fondazione Ferrara Arte, l’esposizione indaga gli interessi di Italo Zannier, intellettuale, docente, primo titolare di una cattedra di Storia della fotografia in Italia, fotografo innocente, come lui stesso si definiva. Al Mart, in mostra per la prima volta preziosi albi illustrati provenienti dall’archivio personale di Zannier, per delineare l’evoluzione dell’immagine riprodotta, tra archeologia fotografica, incisioni e dagherrotipi e sperimentazioni contemporanee. La mostra è arricchita da una vera e propria sezione espositiva che illustra la sessantennale attività artistica di Zannier, dal 1952 a oggi, un nucleo di circa 100 fotografie perlopiù inedite.
Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi sono i protagonisti della mostra al Mart, che presenta l’ultima produzione entrata a far parte delle Collezioni, un racconto poetico che, attraverso filmati d’archivio e materiali cartacei raccolti in oltre quarant’anni, rivela parte della vita dei due registi. Il resoconto autobiografico di una delle più complesse e originali esperienze cinematografiche è un collage che mescola la storia di Yervant e Angela a quella delle loro produzioni, che assembla privato e pubblico, famiglia e lavoro, pensieri e cantieri, presente e passato.
Ma la nuova stagione del Mart parte con una nuova mostra dedicata a Carlo Benvenuto, da un’idea di Vittorio Sgarbi, a cura di Gianfranco Maraniello con Daniela Ferrari e Chiara Ianeselli. In esposizione, una selezione di circa sessanta lavori realizzati dagli anni Novanta a oggi, opere fotografiche, sculture e dipinti a comporre un unico grande componimento metafisico. Scelti dall’artista tra i capolavori delle Collezioni del Mart, completano la mostra gli autoritratti di tre grandi maestri del primo Novecento: Giorgio de Chirico, Giorgio Morandi e Renato Guttuso. La mostra aprirà il 27 giugno e sarà visitabile fino al 18 ottobre.
L’esposizione permanente delle Collezioni del Mart si amplia periodicamente nei focus, approfondimenti pensati per esplorare le radici dell’arte italiana moderna e contemporanea, i movimenti storici internazionali, le nuove emergenze.
Il 27 giugno, in apertura delle celebrazioni per il 700mo anniversario della morte di Dante Alighieri, avvenuta nel 1321, il Mart rende omaggio al Sommo Poeta ospitando, a cura di Beatrice Avanzi, il dipinto di Ardengo Soffici Incontro di Dante e Beatrice (1906), proveniente da Casa Raphael – Palace Hotel di Roncegno Terme. L’opera fa parte di un ciclo decorativo realizzato dall’artista toscano tra il 1905 e il 1906, andato quasi interamente distrutto durante la Prima guerra mondiale, e costituisce una delle prove più importanti del periodo che precede la sua adesione al linguaggio d’avanguardia. L’Incontro di Dante e Beatrice sarà esposto accanto a una selezione di dipinti di Soffici appartenenti alle Collezioni del Mart, che ne documentano in modo esemplare le ricerche successive, dalle sperimentazioni cubo-futuriste al ritorno all’ordine.
Sempre il 27 giugno sarà presentata After Monet, una selezione di opere fotografiche appartenenti al patrimonio del Mart, incentrate sul rapporto tra la fotografia e la pittura, a cura di Denis Isaia. In mostra la sperimentazione di Luigi Veronesi, le fotografie dei mostri sacri Wolfgang Tillmans e Andres Serrano, i lavori degli italiani Giovanni Ziliani e Luca Andreoni e l’ironica opera di Vik Muniz che dà il titolo all’esposizione. A dieci anni dalla scomparsa, il Mart dedica un approfondimento a Claudia Gian Ferrari, storica gallerista e figura di riferimento per l’arte italiana del XX secolo. Protagonista del progetto è un nucleo di opere di Fausto Melotti donato da Gian Ferrari al Mart ed entrato a far parte del patrimonio museale nel 2011.
L’arte invade gli spazi esterni del Mart e dialoga, ancora una volta, con l’iconica architettura contemporanea. In piazza, tra la cupola e la fontana, le sculture luminose di Marco Lodola illuminano la notte, mentre nel Giardino delle Sculture arrivano i branchi di cani di Velasco Vitali.
Riprendono anche Little Mart, i laboratori didattici che si tengono ogni domenica, e Holiday on Mart Summer, il servizio di colonia diurna, proposto dall’area educazione del museo, per bambini e ragazzi dai 5 ai 12 anni durante le vacanze scolastiche, per vivere un’esperienza creativa ed educativa a tutto tondo, sperimentando in modo divertente le tecniche e i linguaggi dell’arte contemporanea, esplorando le sale espositive.
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