Naomi Beckwith. Photo: Nathan Keay/MCA Chicago (from artnet.com)
La notizia è di poco fa: Naomi Beckwith (1976), esperta di arte moderna e contemporanea attualmente senior curator al Museum of Contemporary Art di Chicago, è stata nominata chief curator e deputy director del Solomon Guggenheim Museum di New York e inizierà il proprio incarico all’inizio di giugno. Beckwith sarà la prima chief curator afroamericana del Guggenheim, un particolare significativo visto che assumerà il ruolo che Nancy Spector aveva ricoperto per 34 anni, prima di dimettersi lo scorso ottobre per motivi legati a una polemica a sfondo razziale.
Naomi Beckwith, si legge nel comunicato stampa del museo, supervisionerà collezioni, mostre, pubblicazioni, programmi e archivi presso il Solomon R. Guggenheim Museum di New York ed eserciterà una direzione strategica nella rete internazionale di musei affiliati alla Fondazione Solomon R. Guggenheim, a Bilbao, Venezia e Abu Dhabi. Un incarico tra i più ambiti, nel settore culturale degli Stati Uniti, ma anche cruciale e politico.
Nell’ultimo anno, infatti, proprio il Guggenheim di New York è stato al centro di diverse discussioni in merito alla tossicità dell’ambiente di lavoro, descritto, in una lettera firmata a nome dello staff curatoriale, come “iniquo e tollerante verso il razzismo, la supremazia bianca e altre pratiche discriminatorie”. La lettera seguiva la scia delle critiche sollevate da Chaédria LaBouvier, curatrice della mostra dedicata a Jean-Michel Basquiat. Prima curatrice nera a organizzare una mostra personale al Guggenheim, LaBouvier scrisse su Twitter che “lavorare al Guggenheim con Nancy Spector è stata l’esperienza professionale più razzista della mia vita”.
Dopo aver dato mandato a un’agenzia esterna di effettuare una indagine, che comunque non trovò riscontro delle accuse di LaBouvier, il Guggenheim comunicò ufficialmente la decisione di avviare un piano biennale per promuovere la diversità, l’equità e l’inclusione. “Non vedo l’ora di perseguire i nostri obiettivi condivisi di espandere la storia dell’arte e lavorare per dare forma a una nuova realtà per l’arte e la cultura”, ha dichiarato Beckwith.
Naomi Beckwith, che ha lavorato con artisti come Propeller Group, Keren Cytter e Leslie Hewitt, assumerà la direzione curatoriale di un Guggenheim che ha visto il suo budget ridotto a causa della crisi Covid-19. Il museo ha licenziato 24 dipendenti a settembre, ha implementato tagli salariali e ha un deficit di budget stimato di 12,6 milioni di dollari per il 2020.
La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…
Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…
La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…
Fino al 22 marzo 2026, la Fondazione Luigi Rovati celebra i Giochi Olimpici con una mostra che unisce storia, arte…
È morto Giovanni Campus: se ne va un protagonista rigoroso e appartato dell’arte italiana del secondo Novecento, tra gli innovatori…
La pollera, da indumento retaggio di subordinazione femminile nell'America Latina a simbolo di emancipazione internazionale: la storia del collettivo ImillaSkate,…