Antonio Canal detto Canaletto Il molo verso est con la colonna di S. Marco Olio su tela, cm 111 x 186 (inv. 1473) Milano, Raccolte d’Arte Antica e Pinacoteca del Castello Sforzesco
Nel cuore di Venezia, tra marmi antichi e dipinti rinascimentali che popolano le sale del Palazzo Ducale, un nuovo ospite si unisce alla collezione della rinnovata quadreria, una sorta di “ritorno a casa” di un famoso quadro. Si tratta infatti di un capolavoro di Canaletto, che porta il visitatore al di fuori delle sale, in un viaggio senza tempo lungo il molo di fronte a Palazzo Ducale, verso Riva degli Schiavoni fino alla colonna di San Marco. «Oltre a configurarsi come uno degli scorci più fortunati della produzione di Canaletto, l’opera, con la sua storia, testimonia di quel legame della città con la comunità inglese, che soprattutto nel Settecento accorreva in gran numero a Venezia. Vedute che si qualificano come souvenir di lusso realizzati soprattutto per i giovani aristocratici che, concluso il proprio Grand Tour, prima di lasciare Venezia desideravano conservarne memoria visiva», spiega Chiara Squarcina.
L’opera, datata tra il 1735 e il 1740, cattura senza dubbio l’essenza di Venezia, celebrando le maestose architetture e quell’atmosfera che ha affascinato e continua ad affascinare generazioni di persone. Questa veduta iconica, era infatti particolarmente rinomata tra gli aristocratici del Grand Tour, ed è diventata uno dei simboli di quella bellezza senza tempo della città lagunare.
Incorniciato nella rinnovata Quadreria di Palazzo Ducale, il dipinto fa parte della rassegna Ospiti a Palazzo, un’iniziativa che si pone l’obiettivo di esaltare il ruolo di Venezia e dei suoi artisti nella storia e nella cultura europea, attraverso l’acquisizione temporanea di alcuni grandi capolavori. Questo terzo capitolo della rassegna, curato dalla direttrice area musei del Castello Sforzesco di Milano, Francesca Tasso, è anche il risultato di un dialogo tra le istituzioni museali italiane, offrendo così ai visitatori una proposta sempre nuova.
L’importanza di Canaletto nell’immaginario artistico di Venezia è evidente. È attraverso le sue vedute che più di tutti ha contribuito a promuovere l’immagine della città lagunare in tutta Europa fino dal Settecento, confermando il suo status di destinazione per i viaggiatori d’élite.
Un’opera che offre anche un affascinante contrasto, all’interno della quadreria, con un altro grande maestro veneziano del Settecento: Giambattista Tiepolo. Con la sua opera Nettuno offre a Venezia i doni del mare, rappresenta il mito della città come regina del mare, dando allo spettatore un secondo punto di vista, più poetico e allegorico che crea un contrasto con l’approccio più realistico di Canaletto.
Un’iniziativa che conferma il ruolo centrale di Palazzo Ducale nel panorama culturale veneziano e non solo, offrendo ai visitatori una ricerca in costante rinnovamento anche sulle preziose collezioni permanenti, oltre che una vasta proposta di mostre temporanee.
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