A Montemarano, in Irpinia, il Carnevale è concepito e messo in scena nel contesto della piccola comunità di villaggio. Seguendo l’antico moto della festa popolare, la realtà è totalmente ribaltata e con essa i rapporti tra le cose, il gioco del potere, il cielo e la terra. È dall’interno di questo fenomeno culturale di assoluta peculiarità che la Media Terrae Film Commission, in collaborazione con il gruppo di azione locale Gal Verde, ha chiesto a quattordici artisti dediti all’utilizzo di media elettronici di lavorare –attraverso un programma di residenza in corso dal 19 al 23 febbraio– alla creazione di sette tracce audiovisive che rappresentano altrettante interpretazioni del Carnevale montemaranese.
Il materiale prodotto durante le cinque giornate di residenza sarà parte, insieme ad un documentario dell’intero evento, del DVD Mediaterrae vol. 1, distribuito gratuitamente in allegato al numero di luglio/agosto della rivista Blow-up.
Il progetto, ideato e diretto dallo staff del Festival di arte e cultura digitale Interferenze in collaborazione con l’agenzia di booking Soundabbast, si pone l’obiettivo di tracciare un grafico dello stato dell’arte della produzione audio-video per il territorio (in questo caso l’Irpinia). Configurandosi come un appuntamento
Gli artisti coinvolti in Irpinia Electronic Landscape saranno seguiti nelle operazioni di documentazione della festa, nella raccolta e produzione di materiale audiovisivo o nella consultazione delle fonti letterarie e iconografiche, fin dentro la vita della piccola comunità irpina. In chiusura, venerdì 23 febbraio al Teatro Carlo Gesualdo di Avellino, il live Mediaterrae Night presenterà le performance di alcuni degli artisti coinvolti nel progetto che faranno un primo resoconto del proprio lavoro: Rechezentrum, Deadbeat + Niko Stumpo, Burnt Friedman & Jaki Liebezeit + Andres Weberg & Robert Willim.
La lista completa degli artisti presenti in Irpinia e coinvolti nella residenza comprende invece Burnt Friedman, presente insieme al batterista jazz Jaki Liebezeit, il progetto audiovisual Rechezentrum, il canadese Deadbeat, la musicista elettronica sperimentale ucraina Zavoloka, l’italiano Populous, il duo elettronico Retina.it e Marco Messina per quanto riguarda il suono.
I videoartisti Bianco-Valente, il film maker Andres Weberg e l’etnologo Robert Willim -al crocevia tra arte e scienza- il mixmediale Niko Stumpo, l’artista algoritmico rumeno Alex Dragulescu, l’italiano Riccardo Arena e lo statunitense Jeffers Egan completano la sezione video, curata da Valentina Tanni.
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