Categorie: Opening

Emanuele Gregolin e il mito della memoria

di - 5 Febbraio 2018
Il racconto di Emanuele Gregolin (Milano, 1972), scandito da oltre venti opere in mostra realizzate dal 2005 a oggi, prende spunto da una raccolta di immagini d’epoca. Raffinato collezionista, Gregolin trova, infatti, fotografie antiche presso negozi di antiquari o mercatini, oppure cartoline dei primi decenni del secolo scorso, e interviene su di esse con tracce di carboncino e il suo immancabile guizzo rosso distintivo, per scatenare riflessioni profonde con un piccolo raffinato tocco. È questo, infatti, il principale e più noto mezzo espressivo dell’artista, nel quale l’interesse per la possibilità di manipolare l’immagine si compie soprattutto nel recupero di foto vintage raccolte e selezionate con metodica pazienza. Inventando una nuova versione di storie d’altri tempi, scrivendo un epilogo diverso a scene di ordinaria quotidianità che erano state congelate in un click in bianco e nero. E, poi, c’è l’inserto del rosso, un colore difficile da definire, cangiante, quasi vicino all’arancione. Una tinta ambigua, dai molteplici significati, che ora rimanda al sangue, ora alla vita. Il segno è spesso veloce, appena schizzato, dal sapore espressionista. La composizione si rafforza, prende nuova pienezza e nuova suggestione anche grazie a una differente geometria. Spesso le fotografie sono anche scattate dall’artista stesso, in particolare i nudi: le schiene si trasformano in colline o diventano simili a opere astratte. Ossessioni della carne e del sentimento trasfigurate dall’emozione e dalla memoria. Questi sono alcuni dei soggetti principali di Gregolin, insieme alla storia, il paesaggio, la figura umana e l’atelier dell’artista. Gli oggetti del passato trovano una nuova vita, così come si salvano le immagini degli affetti e dei luoghi cari, le figure della memoria e del tempo. Ecco allora una casa svizzera o austriaca degli anni Venti, Maria José di Savoia e l’omaggio all’allunaggio nel 40esimo anniversario dell’avventura spaziale. Anche le cornici appartengono sovente al medesimo periodo degli scatti, in genere ai primi del Novecento. Completano l’esposizione due preziose sculture in terracotta dalle forme astratte, contenitori di sogni e di ricordi, manipolati artigianalmente per “aggiustarli di senso”, di significante e significato. Un’operazione di restituzione, nell’incontro con l’immagine di una verità storica, seppur privata, che si trasforma e diventa altro. Ed è così che il reale slitta in un nuovo fantastico e destabilizzante scenario. Per la serie “perdete ogni certezza, o voi che guardate”. Ammesso che ne abbiate mai avute. (Cesare Biasini Selvaggi)
INFO
Opening: ore 18.00
Emanuele Gregolin. Vibrazioni
dal 5 al 27 febbraio 2018
Libreria Bocca – Spazio Bocca in Galleria
Galleria Vittorio Emanuele II 12, Milano
orari: 10.00-19.00
+39 028646321
www.libreriabocca.com

Articoli recenti

  • Mercato

Louise Nevelson da Phillips: oltre alla vendita, c’è di più

Nata nel 1899, eppure attualissima, eternamente contemporanea. Margherita Solaini (Specialist, Associated Director del dipartimento Modern & Contemporary Art di Phillips)…

3 Maggio 2024 7:00
  • Mostre

Alessandria Preziosa. Un laboratorio internazionale al tramonto del Cinquecento

Dopo il successo di Alessandria Scolpita nel 2019, il Palazzo del Monferrato ospita sino al 6 ottobre 2024 Alessandria Preziosa.…

3 Maggio 2024 0:02
  • Arte contemporanea

Maurizio Cattelan va a New York, per la sua prima mostra personale da Gagosian

Maurizio Cattelan torna a esporre in galleria dopo più di 20 anni, esordendo da Larry Gagosian a New York. E…

2 Maggio 2024 20:47
  • exibart.prize

Ecco i nomi che compongono la giuria di exibart prize N4

Andrea Gambetta, Antonio Addamiano, Uros Gorgone, Cesare Biasini Selvaggi, Manuela Porcu, Fabio Mongelli, Simone Manuel Sacchi, Edson Luli, Federico Pazzagli,…

2 Maggio 2024 17:28
  • Personaggi

In ricordo di Pino Pinelli: artista, amico e consigliere

A pochi giorni dalla sua scomparsa, l'artista Pino Pinelli viene ricordato dal gallerista Antonio Addamiano. Tra mostre, progetti passati e…

2 Maggio 2024 17:15
  • Arte contemporanea

Nasce la Capitale italiana dell’Arte contemporanea: la prima edizione si terrà nel 2026

È stata presentata ufficialmente oggi a Roma la nuova iniziativa della Capitale italiana dell’arte contemporanea voluta dal Ministero: per candidarsi…

2 Maggio 2024 16:14