Categorie: Opening

Italia-Cina: | partita a MARS

di - 4 Luglio 2017
Entrare a MARS – Milano Artist Run Space – è un po’ entrare in un mondo parallelo. Per chi non ci fosse mai stato, per chi non lo sapesse o per chi fosse incuriosito, dovrete prendere la metropolitana rossa e scendere alla fermata di Pasteur, che è poi il cuore di quella NoLo – Nord Loreto – che tanto sta spopolando nella città meneghina come “social district”.
A NoLo, infatti, acronimo che sta un po’ stretto specialmente se si pensa ai possibili effetti di una gentrificazione che, per ora, non accenna particolarmente a vedersi a livello immobiliare (complice la conformazione storica del quartiere che di certo ha ben poche aree fabbricabili, né tantomeno rinnovabili) si sono aperte negli ultimi tempi alcune piccole gallerie, tanti piccoli negozi alimentari gestiti da immigrati arrivati specialmente del Subcontinente e Pakistan, birrerie e sartorie. MARS, invece, è lì da sempre o quasi. Nel cortile di via Guinizelli 6 sono anni, infatti, che a cadenza regolare si affigge al portone un cartello che recita “Per la mostra chiamare il…”. Perché MARS non ha citofono, è un piccolissimo spazio-ricovero bici-garage dove gli interventi si fanno site specific, o quantomeno pensando specificatamente al luogo: non una galleria, nessuna illuminazione particolare se non qualche neon e – appunto – un cortile di un palazzo in stile vecchia Milano intorno.
Dove convivono diverse etnie, come del resto nel variopinto quartiere (l’unico, per inciso, che ha un rivenditore alimentare con cibi provenienti non solo da Africa, Paesi Islamici o Sol Levante, ma da tutti questi posti insieme).
E così, giusto per restare in tema, ecco che Sergio Limonta approda a MARS con una personale-in-situ che è una rilettura – in chiave personale – dell’autistica convivenza tra la cultura italiana e quella cinese, apparentemente unita da geografie, androni di palazzi e generi di consumo e frequentazioni di bar e ristoranti (e a NoLo ce ne sono parecchi) che invece restano due mondi paralleli. “Per il minuto spazio di MARS ho pensato un’installazione, site-specific, ispirata, per suggestioni, ad alcune scene del film “Beijing zazhong” (Bastardi a Pechino, 1993) del regista Zhang Yuan. Nel cortile, una grande scultura reinterpreta liberamente un capolavoro del design italiano degli anni sessanta con un ulteriore sviluppo cinetico”, scrive l’artista nella sua presentazione. Un modo per entrare e uscire dal piccolo spazio, così come metaforicamente si va e si viene dalla lontanissima Cina dietro l’angolo di casa. Forse avendone conosciuto soltanto un paio di voci che preparano un caffè, o forse l’indole più profonda: quella dell’adattamento. (MB)

Articoli recenti

  • Mostre

Robert Indiana a Venezia: Il Dolce Mistero dell’arte e dell’identità americana

Fino al 24 novembre le Procuratie Vecchie di Piazza San Marco accolgono la più importante esposizione di Robert Indiana ospitata…

29 Aprile 2024 0:02
  • Arte contemporanea

World Leader Pretend: Alex Da Corte in mostra da Gió Marconi

Alex Da Corte torna a Milano con una nuova irriverente rassegna di opere, tra dipinti, sculture e installazioni. È la…

28 Aprile 2024 21:19
  • Arte contemporanea

La quercia della memoria: l’omaggio di Casa Sponge all’artista scomparso Massimo Uberti

A quasi un mese dalla morte di Massimo Uberti, il fondatore di Casa Sponge Giovanni Gaggia lo omaggia con un…

28 Aprile 2024 20:36
  • Arte contemporanea

Qual è il potere reale dell’immaginazione? La risposta collettiva del MACTE di Termoli

Fino al primo giugno, Ersilia. Praticare l’altrove è il racconto corale al MACTE Termoli che reinterpreta la città tra folklore,…

28 Aprile 2024 19:09
  • Progetti e iniziative

Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere: la nuova illy Art Collection dedicata a Biennale Arte 2024

Il sodalizio con l’Esposizione Internazionale d’Arte si riconferma anche in occasione della 60. edizione arricchendosi di una illy Art Collection…

28 Aprile 2024 10:00
  • Teatro

Harold Pinter, la parola di accusa: Lino Musella al San Ferdinando di Napoli

Lino Musella lega tre brevi pièce del grande drammaturgo Harold Pinter sul filo della potenza della parola, tra questioni razziali…

28 Aprile 2024 8:10