A Milano da oggi, 20 gennaio, al 19 marzo 2022, BUILDING presenta la collettiva “On the Wall”, a cura di Demetrio Paparoni con opere di Paola Angelini (San Benedetto del Tronto, 1983), Rafael Megall (Rafael Melikyan, Yerevan, 1983), Justin Mortimer (Cosford, 1970), Nicola Samorì (Forlì, 1977), Vibeke Slyngstad (Oslo, 1968) e Ruprecht von Kaufmann (Monaco, 1974).
Il progetto espositivo, allestito nella sede della galleria, che si trova a breve distanza dalla Scala, «include più di quaranta opere di artisti contemporanei che utilizzano la pittura figurativa in modo profondamente diverso tra loro, è stato appositamente studiato per i quattro piani di BUILDING. I dipinti, realizzati per questa mostra o mai esposti prima in Italia, sono in buona parte di grande formato», ha spiegato la galleria.
«Il titolo della mostra apre a diversi significati. Se da una parte lascia prevedere che si tratti di una mostra di dipinti, dall’altra richiama il concetto di muro come elemento di divisione tra due spazi adiacenti o come limite da superare. Rifacendosi al concetto rinascimentale che vede nel quadro una finestra aperta sul mondo esterno, il curatore identifica in esso un detonatore poetico capace di aprire varchi verso il mondo esterno, ma anche verso una dimensione intima o virtuale. Se di porta di accesso o di fuga si tratta, a consentire il suo attraversamento è la capacità di rapportarsi al significato incarnato dall’opera», ha proseguito la galleria.
Demetrio Paparoni: «La mostra raccoglie opere di artisti che difficilmente sono stati visti a Milano, ma con cui avevo già avuto modo di collaborare per mostre collettive che ho curato in spazi pubblici.
L’idea è quella di fare una mostra di arte figurativa, dove però il confine tra astrazione e figurazione si assottiglia molto. Nello stesso tempo sono tutti artisti legati all’idea di narrazione, sono artisti che, attraverso le loro opere, raccontano storie con un impianto simbolico forte.
La maggior parte delle opere presenti in questa mostra sono state espressamente realizzate per l’occasione, oppure mai esposte in Italia. Le opere sono state richieste e selezionate tenendo conto degli spazi di BUILDING. Molte opere di grande formato, come per esempio opere di cinque o sei metri, sono poste in dialogo con opere più piccole, in modo tale da creare un equilibrio tra loro».
BUILDING: «“On the Wall” nasce dalla volontà di BUILDING di proseguire una riflessione sulla pittura contemporanea. Realizzata in collaborazione con Demetrio Paparoni, che da tempo ha reso la pittura, figurativa e non, il focus principale della sua ricerca curatoriale. “On the Wall”è la manifestazione di un’azione sinergica, che coinvolge galleria, curatore e artisti, votata alla realizzazione di una mostra di portata museale. Riunendo in una collettiva sei artisti, tutti con una propria identità chiaramente distinguibile e riconoscibile, “On the Wall” riflette le molteplici sfaccettature degli sviluppi più attuali e contemporanei di uno dei medium artistici più tradizionali: la pittura».
BUILDING:«Con la mostra dedicata a Oren Eliav, BUILDING ha intrapreso un percorso di ricerca sulla pittura figurativa contemporanea. “On the Wall” rappresenta la seconda tappa di questa ricerca in continuo sviluppo, questa volta una collettiva con sei artisti internazionali. Un percorso che proseguirà con altre mostre che BUILDING ha in programma per il futuro.
Ponendosi in continuità con la collettiva “Materie, spazi, visioni“, uno sguardo sulla contemporaneità attreverso la ricerca di tre artisti, la mostra “On the Wall” è la prima mostra collettiva esclusivamente incentrata sulla pittura. Raggruppando sei artisti internazionali, le cui opere interagiscono simultaneamente negli spazi della galleria, “On the Wall” si presenta come un’esposizione eterogenea ma coerente di concetti e prospettive sulla contemporaneità , filtrate attraverso il medium pittorico.
Inoltre, trattandosi di opere pittoriche figurative, in cui il simbolismo è uno degli elementi determinanti, la mostra rispecchia le tematiche più rappresentative di BUILDING e costituisce un tassello all’interno della sua ricerca».
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