Categorie: Opening

Ray Smith, il Freaks Cabinet e Babbo Natale

di - 6 Dicembre 2018
Il nuovo spazio espositivo nel centro di Torino, nato dalla collaborazione fra il gallerista Riccardo Costantini, il collezionista Marco Albeltaro e l’artista Pablo Mesa Capella, si chiama “Freaks Cabinet”: è imprevedibilmente irrituale e al varo con Ray Smith e la sua personalissima storia di Natale dal titolo “Santa Claus Is Coming”. Ne abbiamo parlato in anteprima con Marco Albeltaro.
Un anno fa nasceva a Torino GSF Contemporary Art nei locali della Galleria San Federico, uno spazio che ha aperto in società con Riccardo Costantini, già titolare dell’omonima galleria torinese di via Giolitti. Al vostro duetto si è aggiunta, recentemente, la “terza gamba”, ossia l’artista Pablo Mesa Capella, padrino dell’idea di aprire il “Freaks Cabinet”. Di cosa si tratta?
«Costantini e io, insieme alla nostra socia Julia Kravets, abbiamo pensato a GSF come a uno spazio aperto alle contaminazioni della città, ma pur sempre come a una galleria classica. Con Pablo Mesa Capella, un artista con cui lavoro da tempo e che stimo moltissimo, abbiamo invece immaginato un progetto di rottura: una rottura stilistica, spaziale, concettuale. È così che è nato “Freaks Cabinet”, uno spazio dentro lo spazio, ospitato dove non ci si immagina. L’idea è stata di Pablo e io l’ho sposata immediatamente. È una cosa interessante. Da scoprire».
Inaugurate questa “project room” non con un emergente, ma con un artista di fama come Ray Smith e con la sua storia di Natale. Che cosa attende il pubblico dietro la porta del “Freaks Cabinet”?
«Dietro la porta di Freaks il pubblico troverà una storia di Natale che parla d’altro. Non ci sarà nulla di rassicurante, nulla di scontato. Ray Smith è un grande artista e, come tale, ha lavorato provando a dare ai visitatori quello che si chiama “un pugno nello stomaco”. Altro che Babbi Natale, ci saranno i vescovi pedofili, nella storia di Natale di Freaks. E, poi, è interessante vedere dove li abbiamo messi, questi prelati».
Progetti futuri?
«Fino al 12 gennaio prossimo, ci sarà la mostra di Ray Smith. Poi, stiamo trattando con artisti di uguale livello museale che vogliamo coinvolgere in “Freaks Cabinet”. Insomma, Pablo e io abbiamo scritto nel manifesto di presentazione che Freaks è lo spazio che prende il sopravvento quando la galleria ufficiale è uscita “a farsi una birra”. Vorremmo trovare molti artisti disposti a lavorare su questo concetto. Fuori dai musei e dentro Freaks».
Lei nasce come collezionista. Cosa l’ha spinta a oltrepassare il Rubicone e a partecipare al mercato dell’arte anche in qualità di gallerista?
«Il Rubicone l’ho attraversato con molta naturalezza. Il merito – o la colpa! – è di Riccardo Costantini. Lo conoscevo come gallerista, poi siamo diventati amici e, di lì, a lavorare insieme è stato un attimo. Costantini è un gallerista di grande spessore, capace di scelte coraggiose, e questo mi è piaciuto. E, inoltre, ero stufo di occuparmi solo di artisti morti. Ho iniziato collezionando artisti morti; avevo voglia di gente in carne e ossa. Gli artisti sono importanti, qualcuno, forse Leo Castelli, diceva che devono sempre stare a capo tavola. Per quanto posso, io lavoro così, mettendo l’artista a capo tavola. Perché tutti noi dovremmo imparare che l’arte non è una cosa astratta, ma è il prodotto del vissuto quotidiano di persone in carne e ossa. E a me quelle persone lì interessano molto». (Cesare Biasini Selvaggi)
INFO
Opening: ore 18
Ray Smith. Santa Claus Is Coming…
dal 7 dicembre 2018 al 12 gennaio 2019
GSF Contemporary Art
Galleria San Federico 26, Torino
orari: da lunedì a sabato, ore 16-19.30
gsfcontemporaryart@gmail.com – cell. 3381672986
Facebook: gsfcontemporaryart

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