Catapultati nellâAlto Adige, precisamente a Lana â provincia di Bolzano â grazie al Premio Level 0 promosso da ArtVerona, che dal 2013 vede alcuni direttori di musei e istituzioni dâarte contemporanea italiani individuare tra gli artisti presenti in fiera un prescelto, che viene promosso nella loro programmazione con un talk, una pubblicazione e/o una mostra. E mica è male per un giovane, e se poi ci si mette che il progetto non è una semplice mostra ma un progetto âpartecipatoâ tra diverse discipline in un luogo geografico che non ti aspetteresti è fatto il cortorcircuito.
Succede con âUraniaâ di Nicola Pecoraro, organizzata da Merano Arte e Kunsthalle West, che non è solo la possibilitĂ di vedere lo sviluppo delle sculture e installazioni dellâartista che vive tra Roma e Vienna, ma è far entrare nel disegno complessivo anche gli abiti disegnati da Fabio Quaranta e le musiche â in unâinstallazione sonora site specific â di Robert Schwarz, compositore austriaco.
Il filo conduttore che lega tutto? Molto âverdeâ, come da queste parti funziona, ma in versione alternata: Pecoraro presenta una nuova serie di sculture in plastica riciclata, che lâartista ha prodotto nel corso della residenza a NUOVE//La Prima Plastics, ad Isola Vicentina. E il riciclaggio di stampe difettose di alcune produzioni dellâartista prese come âmatriceâ da Quaranta per disegnare abiti in materiale non riciclato fa da sfondo a quello che si prevede come un paesaggio lunare, o di Urania, âfuturisticoâ si legge nel comunicato della mostra, in cui i modelli cammineranno tra crateri e scenari da Apollo 13? In effetti anche il contesto sembra ordinarlo. (MB)