Ci ha lasciato a 94 anni Lara-Vinca Masini. Studiosa, ricercatrice e critica militante di rara lucidità. Dagli anni Sessanta ha avuto un ruolo dominante nell’arte contemporanea sia come autrice di articoli, saggi e monografie sia per l’organizzazione di mostre e manifestazioni.
Tra le tante esposizioni che hanno costellato la sua lunga attività è nella mente di tutti coloro che non sono più giovanissimi “Umanesimo Disumanesimo nell’arte europea 1890/1980” realizzata a Firenze nel 1980, primo forte segnale del “nuovo” e prima riflessione sul rapporto tra arte pubblica e spazi urbani. È stato un tentativo – all’epoca non compreso – di spogliare Firenze dall’immagine stereotipata del Rinascimento. Masini è sempre stata “avanti” sui tempi e questo ha fatto sì che spesso, non trovandosi allineata con il comune sentire, non fosse riconosciuta e amata dai suoi concittadini.
È stata comunque un punto di riferimento per le generazioni a venire per le sue fulminanti intuizioni e per le sue posizioni spesso radicali e controcorrente; con la sua vis polemica ha mantenuto vivo il dibattito culturale a Firenze lanciando la città in un contesto “contemporaneo”.
Negli anni Settanta è stata alla guida del Museo Progressivo d’Arte Contemporanea di Livorno che si è dimostrato uno dei progetti più innovativi dell’Italia di quegli anni con la prima Biennale d’Arte Contemporanea della città, curata insieme a Vittorio Fagone. Nel 1978, ha partecipato alla Commissione italiana per le Arti Visive e per la Sezione Architettura della Biennale di Venezia. L’architettura, infatti, oltre al design e alle arti applicate, è stata tra gli argomenti che le sono stati a cuore. Non ha mai creato delle scuderie ma ha seguito in modo meticoloso i singoli artisti in cui ha creduto. Il suo archivio – destinato a far parte del Centro di Documentazione Arti Visive del Museo Pecci di Prato – raccoglie un notevole patrimonio documentario dato da rari materiali a stampa, lettere e fotografie che sono stati alla base dei poliedrici studi transdisciplinari che Lara-Vinca Masini ha portato avanti nel tempo.
Il continuo contatto e dialogo con gli artisti le ha permesso di partecipare attivamente alla temperie culturale del secondo versante del XX secolo e di scrivere importanti saggi come Arte Contemporanea. La linea dell’unicità (Firenze, 1989), il Dizionario del fare arte contemporaneo (Firenze, 1992). Tra le sue ultime pubblicazioni Scritti scelti 1961-2019. Arte Architettura Design Arti applicate a cura di Alessandra Acocella e Angelika Stepken (Pistoia, 2020) che raccoglie una selezione dei suoi più importanti saggi pubblicati negli anni.
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