Categorie: Personaggi

E’ morto Luigi Serravalli |

di - 20 Novembre 2002

Nacque a Bologna all’inizio del secolo scorso. Si laureò in filosofia dopo essersi appassionato a questa materia grazie al suo professore di liceo, Galvano Della Volpe, che gli insegnò anche un modo aperto, curioso e mai sazio di guardare al mondo e gli trasmise l’interesse per l’arte e per il cinema. Malato d’asma, negli anni Cinquanta si trasferì in mezzo all’aria buona dei monti del Trentino Alto-Adige. Divenne questo il suo punto fisso tra gli innumerevoli viaggi che freneticamente lo portavano ovunque, lui, che aveva ereditato lo spirito nomade dalla madre, giostraia di Dusseldorf. Fu a Merano, dove viveva, che portò Jackson Pollock, Max Ernst e Renato Guttuso e che conobbe Edzra Pound. E fu amico anche di Peggy Guggeheim, di Quasimodo, di Ungaretti e di Hemingway. Ma Serravalli non fu un intellettuale legato a un momento storico, non fu mai un nostalgico che portava avanti il baluardo dei bei tempi andati. Se non smise mai di muoversi, non smise per un istante neanche di pensare, aperto a tutto quello che era nuovo. Non perse mai un’edizione del Festival di Cannes o della Biennale di Venezia, dove era conosciuto e si sentiva sempre a suo agio. La sua passione per il cinema lo legò anche alla videoarte, che seguì con fresca attenzione fin nei più recenti sviluppi. Negli anni Novanta entrò a far parte del comitato scientifico del Mart, il Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Quest’ultimo tra meno di un mese aprirà la nuova prestigiosa sede di Rovereto anche grazie a lui, e oltre che per la sua presenza istituzionale, soprattutto per la cultura che ha letteralmente portato in Trentino. Tutto quello che conosceva e che vedeva fuori trovava infatti forma e forza nelle sue recensioni e nei suoi testi critici. Continuò fino alla fine anche a scrivere, con la sua macchina, velocemente, le dita ormai magre, ma ancora svelte come i pensieri. Per questo non si tirò indietro quando qualche mese fa la redazione di “Work. Art in progress”, rivista della Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, gli chiese di collaborare: lui mandò le sue pagine dattiloscritte e corrette a penna, pulsanti di tutta la vitalità che ancora si muoveva in quel corpo non più capace di portarlo lontano. Proprio in questi ultimi mesi ci ha lasciato anche Superotto, una sorta di libro d’artista impreziosito dalle stampe del suo amico Lome e dedicato ai suoi ottant’otto anni, che ora appare quasi come un saluto, ironico proprio come sapeva essere sempre lui.

mariella rossi

[exibart]

Articoli recenti

  • Mostre

Alice Neel. I am The Century, a Torino la sua prima retrospettiva italiana

Alice Neel. I am The Century, è la prima retrospettiva in Italia dedicata alla pittrice statunitense, a cura di Sarah…

7 Dicembre 2025 0:02
  • Mostre

Le mostre da non perdere a dicembre in tutta Italia

L’appuntamento mensile dedicato alle mostre e ai progetti espositivi più interessanti di prossima apertura, in tutta Italia: ecco la nostra…

6 Dicembre 2025 21:00
  • Mostre

Milano riscopre Bice Lazzari con una grande mostra a Palazzo Citterio

Tra arti applicate e astrazione: in mostra a Palazzo Citterio fino al 7 gennaio 2026, il percorso anticonvenzionale di una…

6 Dicembre 2025 15:00
  • Progetti e iniziative

Spazi di Transizione a Bari: il waterfront diventa laboratorio urbano

A Bari, la prima edizione del festival Spazi di Transizione: promossa dall’Accademia di Belle Arti, la manifestazione ripensa il litorale come spazio…

6 Dicembre 2025 13:30
  • Musica

Il tempo secondo Barenboim: due concerti, un Maestro e l’arte di unire il mondo

Il mitico direttore Daniel Barenboim torna sul podio alla Berliner Philharmoniker e alla Scala di Milano, a 83 anni: due…

6 Dicembre 2025 12:30
  • Fotografia

Le fotografie di Alessandro Trapezio sovvertono i ruoli dello sguardo

In mostra da Mondoromulo, dinamica galleria d’arte in provincia di Benevento, due progetti fotografici di Alessandro Trapezio che ribaltano lo…

6 Dicembre 2025 11:30