Categorie: Personaggi

«Insomma il cervello comincia nell’occhio»: cento anni di Calvino, oltre la letteratura

di - 2 Dicembre 2023

«Insomma il cervello comincia nell’occhio». Italo Calvino scrive la frase, dopo aver perlustrato ipotesi fisiologie e filosofie della vista, e aggiunge: «Quest’ultima frase la dico io e speriamo sia giusto». In ogni caso è insieme affascinante e perturbante immaginare che una parte del nostro cervello sia a vista, a contatto con l’aria e gli altri elementi; e che dunque dobbiamo stare attenti, attentissimi, a evitare che questa parte così preziosa di noi non abbia traumi. L’occhio pensa le immagini del mondo mentre altri occhi lo stanno osservando, come avviene ne La spirale, una delle Cosmicomiche più pregnanti, dove assistiamo alla nascita dell’occhio, resasi necessaria perché la bellezza di una conchiglia ha sviluppato con i suoi barbagli cromatici il desiderio di essere vista e goduta e contemplata. Quando si sono poggiati i primi occhiali sul naso di Calvino?

Luigi Serafini, Pagina del Codex Seraphinianus, 1977 disegno a matita colorata e inchiostro di china su carta pubblicato nel 1981, Franco Maria Ricci Editore, Parma

Eh sì, perché gli occhi spesso hanno necessità di correzioni; non basta la sola mente a poggiare le immagini correttamente sulla retina. È con gli occhiali sul naso che Italo ragazzino ha cominciato a disegnare? A volte disegnava se stesso come uno che un po’ ubriaco va a zonzo senza meta; le mani affondate nelle tasche; le sopracciglia unite come ali di corvo; i calzoni cadenti; i piedi attenti a non incespicare. Disegnandosi si preparava alla scrittura come pratica dell’auto-osservazione, come mescolio tra sé e il mondo, come filo d’inchiostro che corre «per pagine e pagine, zeppo di cancellature, di rimandi, di sgorbi nervosi, di macchie, di lacune…». Sia disegnando sia scrivendo la mano si muove sul foglio e traccia segni che possono dare l’illusione che l’inseguimento di se stessi possa produrre figure, tracciati, paesaggi, passaggi obbligati, ombrose, riflessi opachi, luci improvvise.

Calvino nello specchio, s.d., Roma, Biblioteca Nazionale Centrale, Fondo Calvino

La matita plana sul foglio e le immagini cominciano a formarsi. Sembrano già i disegni di Saul Steinberg, scoperti e amati più in là nella vita, quando lo scrittore è diventato tale e ha desiderio e necessità di abbeverare i propri occhi scrutando immagini fatte da altre mani. Lo scrittore Italo Calvino segue l’insegnamento di Stevenson, quando diceva che scrivere significa socchiudere gli occhi contro il bagliore del mondo. Fare dunque della vista una fessura, lasciare da parte l’inessenziale, usare le palpebre come cornici, stilizzare il visibile.

L’articolo prosegue sul numero 122 di exibart.onpaper. Scarica la tua copia al link:

https://service.exibart.com/prodotto/on-paper-n-122/

Articoli recenti

  • Musei

Riapre la Pinacoteca di Ancona: nuova vita per il museo Francesco Podesti

La Pinacoteca Civica Francesco Podesti di Ancona riapre al pubblico dopo due anni di chiusura, con un nuovo allestimento delle…

6 Dicembre 2025 10:30
  • Mercato

Cani-robot e opere oversize: dentro le due anomalie di Art Basel Miami Beach

Tra intelligenza artificiale, installazioni monumentali e video immersivi, i settori "Zero 10" e "Meridians" mostrano come la fiera di Miami…

6 Dicembre 2025 10:18
  • Arte contemporanea

Quella di Warhol non è mai la “solita zuppa”: l’eredità di un soggetto iconico

La lattina più famosa dell’arte torna protagonista: denigrata, celebrata, reinterpretata. La sua metamorfosi mostra quanto la visione di Warhol continui…

6 Dicembre 2025 9:30
  • Musei

Credere che il mondo possa sollevarsi insieme al proprio desiderio. Nasce a Mantova il Museo Sonnabend

La nascita della Sonnabend Collection Mantova, dentro il restaurato Palazzo della Ragione — inaugurata il 29 novembre 2025 con 94…

6 Dicembre 2025 0:02
  • Personaggi

Addio a Frank Gehry. Muore un titano dell’architettura

Alcuni dei suoi edifici sono i più importanti al mondo: Frank Gehry, colui che ha praticato l'architettura, o forse più…

5 Dicembre 2025 21:24
  • Arte contemporanea

La Società delle Api si sposta a Roma, con Luca Lo Pinto nuovo direttore artistico

La Società delle Api nomina Luca Lo Pinto come direttore artistico: la Fondazione creata da Silvia Fiorucci sposta a Roma…

5 Dicembre 2025 17:30