«Non vi è arte senza artista». Nasce il nuovo festival ARTis

di - 3 Ottobre 2025

Il mondo nascosto dell’artista, i processi in via di sviluppo, i contesti professionali che rendono possibile l’opera. Questo “dietro le quinte” della creazione salirà al centro della scena con ARTis – Festival dell’Arte, che debutterà a Vicenza dal 10 al 16 novembre 202. Ideato e prodotto da Associazione Be You e Codice Edizioni, con il Patrocinio della Regione Veneto e il sostegno di Ministero della Cultura, AGSM AIM, Assicurazioni Generali, Fondazione CariVerona, Miles Manifattura, Treccani Arte, il festival nasce con la vocazione di avvicinare pubblico e autori, trasformando la città palladiana in una grande piazza della conoscenza.

La presentazione ufficiale al Ministero della Cultura ha riunito Caterina Bova, Direttore Generale del Gabinetto del Ministro, il Sindaco Giacomo Possamai, l’Assessore alla Cultura Ilaria Fantin, la Direttrice artistica Marina Wallace, l’ideatore Vittorio Bo e l’artista Matilde Sambo. Nel suo messaggio, il Ministro Alessandro Giuli ha definito ARTis «Più di un festival», un laboratorio che «Mette al centro l’arte in tutte le sue declinazioni», valorizzando Vicenza come città UNESCO e luogo di cultura “viva e condivisa”.

Un tema programmatico: non vi è arte senza artista

In un’Italia in cui, secondo i dati ISTAT, una persona su due nel 2023 non ha visitato musei, mostre o siti archeologici, ARTis vuole controbattere a questa statistica, scommettendo sull’incontro diretto. L’obiettivo è colmare la distanza tra chi crea e chi osserva: comprendere l’arte attraverso la conoscenza dell’artista, dei suoi tempi, delle sue pratiche, delle sue scelte. La prima edizione affronta domande concrete – cosa fa un artista, come vive, quando “diventa grande” – riconoscendo il ruolo dell’arte come campo che interroga politica, economia, ecologie e questioni di genere.

Basilica Palladiana

Luoghi e protagonisti

Il festival ARTis abiterà i luoghi simbolici di Vicenza, come il Teatro Olimpico, il Museo Civico di Palazzo Chiericati, la Biblioteca Civica Bertoliana sede di Palazzo Cordellina, la sede di Gallerie d’Italia, la Fondazione Zoé, il Museo Diocesano, il Museo Naturalistico Archeologico, la Basilica Palladiana e il Palladio Museum, Porto Burci, Astertre. Palazzo Valmarana Braga diventerà una residenza d’artista: qui Matilde Sambo svilupperà un progetto site specific, in dialogo con l’architettura di Palladio, aprendo lo studio al pubblico.

Tra gli ospiti attesi, Shirin Neshat, Ackroyd & Harvey, Katharine Dowson in dialogo con il neurobiologo Semir Zeki, Arcangelo Sassolino, Ugo Nespolo, Renata Boero, Marzia Migliora, Sabrina Mezzaqui, Nicola Samorì, Gian Maria Tosatti, Emilio Isgrò, Elena Ketra, Lucia Veronesi, Dunhill and O’Brien. Sul versante storico-critico: Martin Kemp, Bill Sherman, Martin Gayford, Demetrio Paparoni, Bartolomeo Pietromarchi, Flavio Caroli, Cristiana Collu, Chiara Bertola, Jacopo Veneziani, Vincenzo Trione, Vittorio Urbani, Laura Pugno.

Teatro olimpico

Dialoghi, lectio, attriti fecondi

Il programma intreccia momenti di alto profilo e taglio divulgativo. Martin Kemp presenterà nuove riflessioni sull’erratica carriera pittorica di Leonardo. Martin Gayford racconterà Come si dipinge (e perché la pittura conta), attingendo anche ai suoi dialoghi con David Hockney. Con Arte col Cervello in Mente Katharine Dowson e Semir Zeki metteranno a fuoco incroci tra scultura, genetica, percezione visiva e neuroestetica.

In Arte, politica e ambiente Heather Ackroyd e Dan Harvey ripercorreranno pratiche tra arte pubblica, attivismo e scienze. Bill Sherman rifletterà sull’attualità del mitico volume The Story of Art di Gombrich, a 75 anni dall’uscita, mentre Giuliano Dal Molin e Anya Hurlbert indagheranno Arte, colore e mente. Con Perfette sconosciute Jacopo Veneziani riporterà in primo piano artiste rimosse dalla narrazione canonica, da Properzia de’ Rossi alla madrina della performance art, la celebratissima Marina Abramović.

E ancora: Sabrina Mezzaqui con Elena Volpato su bibliomanzia e pratiche del leggere, Renata Boero con Cristiana Collu su materia, biologia e spiritualità; Marzia Migliora su creatività e trasformazione ecologica; Francesco Vezzoli con Vincenzo Trione su Il futuro della memoria; Santa Nastro, Elena Dal Molin e Lucia Veronesi su maternità e pratiche artistiche; Renato Bruni su paesaggio e scienze; Emilio Isgrò e Laura Pugno sulla parola “cancellata”; Franco Guerzoni e Gianfranco Maraniello su arte, fotografia e decorazione; Cesare Biasini Selvaggi con Elena Ketra su valore e investimento; Stefano Zuffi su Palladio, classico insuperabile.

Educational: scuole, famiglie, accessibilità

Cuore del festival è un robusto programma educational, gratuito su prenotazione dal 10 al 14 novembre, che coinvolge musei e istituzioni nazionali. Percorsi ideati per stimolare creatività e pensiero critico: dai laboratori interdisciplinari di Scatola Cultura (tra una “notte stellata”, totem e Mobiles alla Calder) ai workshop del Palladio Museum, come città immaginarie “da Canaletto” e Legarsi all’albero ispirato a Maria Lai.

Coinvolti anche i musei, con il Castello di Rivoli percorsi su creatività, inclusione e linguaggi della pace, con il MART un viaggio newyorchese “tra i grattacieli” di Depero, con il MAXXI le Geografie dell’immaginazione “alla Boetti”. Arte Sella attiverà esplorazioni sul progetto dei “luoghi belli”, mentre il Museo Tattile Statale Omero proporrà libri tattili e introduzione al Braille, rafforzando l’attenzione a accessibilità e inclusione.

I luoghi del Festival

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