L’arte è un bel gioco: la mostra “Castello di Carte” allo Studio Maghzen di Formia

di - 24 Giugno 2021

Lo studio MAGHZEN di Maria Villano, in Via del Castello 19 a Formia, dal 26 giugno al 1 agosto, ospita la mostra “CASTELLO DI CARTE”, dove 12 artisti, presentando opere di piccolo e medio formato, si confrontano attraverso duetti dai titoli giocosi. Tutti i fine settimana (ore 18:30 – 23) è possibile incontrare i protagonisti, che presentano i loro lavori e animano lo spazio con performance di musica e poesia.

Alla realizzazione del ciclo ha collaborato Francesco Impellizzeri, performer e artista poliedrico, la cui ricerca su segno/colore è in rapporto alla musica e al ritmo, che recentemente è stato coordinatore per l’Archivio Accardi nell’organizzazione della retrospettiva di Carla Accardi a Palazzo Reale in Milano e, nella stessa città, curatore della mostra “Carla Accardi at home” presso la Galleria Massimo De Carlo.

Francesco Impellizzeri, “Acqua in bocca”, 2020, acquerello e acrilico su carta, cm. 30×20

“CASTELLO DI CARTE” intende mostrare come gli artisti possano rivelare il loro talento anche attraverso il supporto cartaceo di formato ridotto. Le opere variano dall’ironia (denunciata nei titoli) al virtuosismo dei segni, dalle tecniche raffinate alle molteplici possibilità offerte dalla carta.

Lo studio MAGHZEN si trova nell’antico borgo di Castellone, nei pressi dei resti del Teatro Romano, risalente al I secolo a.C., e rivela al suo interno anche un muro in opus reticulatum, testimonianza della storia romana della città declamata da Marziale (“O temperatae dulce Formiae litus…”) per la mitezza del clima; era inoltre snodo di commerci e incontri, in quanto da qui passava la via Appia, regina viarum.

Mikele Abramo, “Castelli di sabbia… e altre utopie – n. 3”, 2017, stampa digitale e acquerello su carta, cm. 40×67

Castello di Carte: il programma degli incontri allo Studio Maghzen

CARTE A MARE (26-27 giugno) vede Stefania Fabrizi – i cui temi di ricerca spaziano dal cinema al fumetto, alla letteratura, al mondo dello sport –  confrontarsi con Massimo Ruiu, che ha come propria costante una tensione poetica legata ai bisogni umani più intimi e profondi.

In CARTA CANTA (2-3-4 luglio) Mikele Abramo – grafico, insegnante di fumetto realistico nonché musicista e cantante lirico (con, al suo attivo, concerti in Italia e all’estero) – dialoga con Francesco Impellizzeri, nelle cui ultime opere la ricerca cromatica si fonde con testi dipinti in argento, presentati anche attraverso installazioni arricchite da suoni e performance musicali.

Il 9-10-11 luglio è la volta di CARTA CHE TI PASSA. Qui Fabio Maria Alecci –  il cui lavoro, prevalentemente scultoreo, veicola tematiche eco-ambientali che si nutrono di stilemi della sua nativa Sicilia e dell’esperienza maturata nell’ambito delle arti applicate – incontra Gianluca Esposito, la cui ricerca, dal carattere fortemente narrativo, forse anche influenzata da precedenti esperienze come attore teatrale, utilizza pure i codici della fiaba e del gioco.

Francesca Tulli, “Studio n. 5”, 2019, grafite e pastelli su carta, cm. 21×29,7

In CARTE SCOPERTE (16-17-18 luglio) la pittrice, scultrice e scenografa romana Alessandra Giovannoni, che capta l’anima più profonda e poetica della sua città, dialoga con Francesca Tulli, la cui attività si dispiega, in modo parallelo e complementare, in pittura e scultura (in quest’ultima esprime equilibri instabili e dinamici).

CARTE IN FUGA (23-24-25 luglio) ospita Elmerindo Fiore, poeta e artista visivo che sviluppa la sua ricerca, fin dai primi anni ´70, intorno ai temi della perdita del centro, della speculazione e, dal 2001, riassume il proprio lavoro visivo e poetico nel titolo programmatico Esercizi di scomparsa, e Rocco Zani, in bilico tra la figura del critico d’arte e del giornalista di genere, che ha coniato per sé il ruolo, meno identitario, di “cronista dei fatti dell’arte”.

Massimo Ruiu, “La memoria del mare”, 2020, foto, grafite e sale su carta, cm. 24x34x2

Il 30-31 luglio e il 1 agosto chiude il percorso CARTE FALSE di Giovanni Lamorgese, artista e designer che esprime la propria ricerca anche attraverso opere cariche di simbolismi, immagini mitologiche, bibliche e letterarie, e la scultrice Maria Villano, artista di grande sensibilità cui si devono l’impeccabile restauro e la gestione dello studio MAGHZEN.

Le opere del CASTELLO DI CARTE rimangono in visione, su appuntamento, per tutto il mese di agosto

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