ITALIA MANIFESTA

di - 17 Luglio 2008
Sarà un notevole banco di prova questa edizione di Manifesta per il territorio nostrano e per i suoi curatori: Adam Budak, Anselm Franke, Hila Peleg e Raqs Media Collective.
Piazze, musei, gallerie, teatri, vecchi edifici e antiche costruzioni ospiteranno il lungo programma di eventi che si svolgerà in contemporanea fra città e cittadine situate nelle province di Bolzano e Trento. Dopo la cancellazione di Manifesta6, organizzata nel 2006 con eccessiva ambizione per la città di Nicosia, a Cipro (logisticamente decentrata e situata in una delle zone europee politicamente più calde), l’imminente edizione italiana dovrà fare i conti con un progetto di svecchiamento e rinnovamento della propria immagine istituzionale e della geografia artistica chiamata a prender parte agli eventi.
L’ombra nociva della mancata Manifesta greco-turca, infatti, aleggia ancora alle spalle di questa radicata biennale trentina e altoatesina (100 miglia di territorio per 100 giorni di esposizioni), alla quale spetta un incarico ben preciso. A Manifesta7 è stato affidato (idealmente) il compito di riapplicare un modello selettivo ed espositivo dei giovani artisti europei che vada al di là del semplice laboratorio sperimentale e della scuola d’arte. Rendendola una voce di dialogo e di confronto importante con eventi stabili quali Documenta di Kassel e la Biennale di Venezia.

Quello che si preannuncia è quindi un livello di istituzionalizzazione lodevole, con una particolare (se così è lecito chiamarla) attenzione etno-culturale nella cura degli allestimenti, nella scelta delle sedi e nell’importante lavoro (visionario) di réunion critique. Tutti questi termini qualitativi saranno adottati sia negli eventi ufficiali sia in mostre, rappresentazioni e performance satelliti, facenti parte cioè del network organizzativo parallelo alla biennale. Per quanto riguarda le sedi espositive ufficiali, apriranno in simultanea quattro macroeventi.
Non lontano da Bolzano, alla Fortezza/Franzenfeste inaugurerà la collettiva Scenarios, progetto espositivo immaginifico e immaginario che, attraverso linguaggi, scritture, riflessi e registrazioni di venti artisti, renderà la fortezza un luogo paradossale, fatto per la codifica dell’immaterialità.
Nell’area industriale bolzanina, invece, presso la ex sede Alumix, Raqs Media Collective presenterà The rest of now, un’interconnessione estesa di realizzazioni e progetti ideati per dare risalto a uno spazio industriale abbandonato; un luogo che deve rappresentare l’occasione perfetta per invitare gli artisti ad ampliare il dialogo tra marginalità, utilizzo e spreco delle identità estetiche contemporanee.
A Trento, presso il Palazzo delle poste, aprirà i battenti di The Soul (or, Much Trouble in the Transportation of Souls), un viaggio astratto e spirituale che, attraverso le opere esposte, ricrea tanti piccoli musei all’interno di uno solo, in un lungo percorso di de-oggettivizzazione del materiale trascendente.

Infine, a Rovereto, alla Manifattura Tabacchi, Adam Budak con Principle hope darà il via a un piano artistico focalizzato sulle convergenze e le contraddizioni del post-politico all’interno degli spazi pubblici, andando a indagare le strutture sociali e comunitarie delle nuove forme di democrazie cosiddette vernacolari.
I nomi degli artisti selezionati sono un centinaio, tra i più noti e i meno conosciuti; si passerà da Karl Kels a Michael Snow, da Runa Islam a Paolo Piscitelli (in galleria privata), da Rä di Martino ad Alterazioni Video, da Adam Pendleton fino ad arrivare a Yan Pei-Ming, passando per l’irriverenza del brasiliano Chaves.
Per quanto riguarda le altre sedi espositive e gli eventi collaterali, i nomi degli artisti e dei curatori varieranno a seconda della portata di ciascuna sede. In primo luogo il Mart, che offrirà due mostre rilevanti, Eurasia e Germania contemporanea; il Museion di Bolzano ospita nella nuova sede la mostra inaugurale Sguardo periferico e corpo collettivo; mentre la Galleria Civica di Trento ha appena inaugurato il progetto The Rocky Mountain People Show.

E se non bastasse, ci sono i progetti e le installazioni al Museo Civico di Rovereto o al Museo Civico di Riva del Garda. Senza contare, specie da oggi a sabato, le numerose performance pubbliche, le letture in teatro, le rappresentazioni di danza e le parate (sabato, per esempio, Carro Largo di Christian Philip Muller partirà dalla stazione di Rovereto). E le decine di eventi paralleli, sparsi per tutto il territorio e ai quali dedicheremo il debito approfondimento.

ginevra bria


dal 19 luglio al 2 novembre 2008
Manifesta 7
Sedi varie – Bolzano, Trento, Rovereto, Fortezza
Orari: da lunedì a domenica ore 10-19; venerdì ore 10-21
Ingresso: € 15
Cataloghi Silvana Editoriale
Info: tel: +39 0461493670; info@manifesta7.it; www.manifesta7.it

[exibart]

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  • Che facce che hanno questi curatori.
    E' come se fosse appena arrivato un controllo della Finanza!

  • VITTORIO DEL PIANO:«FINALMENTE NASCE LA BIENNALE ITINERANTE "MEDITERRANEA" DA SEMPRE FORTE-MENETE PROPOSTA DALLO SCRIVEN-TE». Complimenti e auguri di buon e pro-ficuo lavoro al Sottosegretario agli Esteri VINCENZO SCOTTI per la importantissima e valida proposta di grande respiro sociocul-turale, politico, economico nonché storica.

    L'Atelier MediterraneArtePura/Taranto-Nizza (del prof Vittorio Del Piano), si dichiara ben disponibile ad ogni promozione e iniziativa per sostenere – come se fosse propria – la importantissima iniziativa della «BIENNALE PER IL MEDITERRANEO» per dare – era ora finalmente! - voce agli artisti dell' “Area Mediterranea” sull’immenso (ndr) Mare No-strum dove sono sorte le più antiche civiltà. Questa è la più bella e importante operazione culturale degli ultini vent'anni fatta dall'Italia a livello internazionale; "la proposta del governo italiano per l'Unione del Mediterraneo l'ha annunciato il sottose-gretario agli Esteri Vincenzo Scotti", data dall'Agenzia Stampa( "(ANSA) - MESSINA, 24 LUG - Una biennale itinerante per dare voce agli artisti del Mare Nostrum. E' la proposta del Governo Italiano per l'Unione del Mediterraneo. L'ha annunciata Vincenzo Scotti, sottosegretario agli Esteri, facendo riferimento alla Biennale di Venezia. Per Scotti 'e' nel Mediterraneo che si gioca la partita del futuro' e dunque 'serve una mani-festazione che faccia il punto sul livello di creativita' e di ricerca che gli artisti e gli scienziati di quest'area vanno facendo da anni"" E' da aggiungere che l'ideavità, per definire meglio il termine, è fruto di grande sensibilità, intelligenza, cultura e tradizione pura "eccellente". Ha ben compreso il ns. Sottosegretario agli Esteri Vincenzo Scotti
    che la vera "Partita del Futuro", non solo in Europa, ma del Mondo. Noi abbiamo tutte la potenzialità culturali (artistiche, poetiche) e le doti umane per "essere l'alternativa" nel mondo d’oggi all'America. L'unica possibile alternativa alla superpotenza Americana, è l'Europa con la sua storia millenaria. Gli artisti sono la punta più avanzata nell'area della sensibilità e sanno cogliere prima e meglio i mutamenti sociali di un popolo ed hanno le qualità per elaborarli e collegarli alla realtà da dove trovano la naturale e pura ispirazione, e per "comunicare" - atraverso le proprie invenzioni artistiche - la via da seguire per vivere la vita nel migliore dei mondi e della "CITTA' IN DIVENIRE" in ogni "luogo" del cosmo (« la mia è la Città del-l'Arte-Pura» - è - la città di "Medterranea"),
    e ad "Alioloco"; così pensammo a Nizza con il poeta Jacques Lepage e l'esperto d'arte internazionale Pierre Restany...(continua). Vittorio Del Piano, cell. 328-3187713 - Via Lago di Como, n.3/A. 74100-TARANTO.
    (E-mail: delpiano.artepura@libero.it).

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