La necessità della fotografia

di - 3 Aprile 2006

Roma è contemporaneamente palcoscenico, set fotografico, memoria storica, luogo di evocazione e sconfinamento nell’immaginario. Contenitore e contenuto. La presenza di grandi fotografi del passato e del presente – tra cui Henri Cartier-Bresson, Luigi Ghirri, Gabriele Basilico, Gianni Berengo Gardin, Claudio Abate, Massimo Vitali, Mitch Epstein– è assicurata accanto a quella dei fotografi più giovani, come Guy Tillim, Gea Casolaro e Paolo Pellegrin, solo per citarne alcuni.
Tutti loro attraversano il panorama umano del Novecento soffermandosi sulle più svariate situazioni. Contesti drammatici di violenza, fame, guerra, morte, accanto a testimonianze di trasformazioni sociali, momenti di evasioni letterarie o cinematografiche, visioni ironiche e talvolta oniriche e surreali, come pure paradossi di quotidiana banalità.
Oltre agli spazi istituzionali -alcuni luoghi ufficiali per eccellenza sono il Tempio di Adriano, Palazzo Caffarelli in Campidoglio, Palazzo Braschi, la Sala Santa Rita, il Museo di Roma in Trastevere, Palazzo Poli e Palazzo della Calcografia, il Museo Andersen- sono numerosissimi quelli privati, ambasciate e istituti di cultura esteri, gallerie, librerie, club e locali vari: significativa testimonianza della volontà di aprire le porte a quest’arte che, proprio nel corso del secolo scorso, vede il riconoscimento di forma artistica.
Dati alla mano, da quella prima edizione del 2002 (il titolo era La memoria), ideata e incoraggiata da Marco Delogu, tuttora direttore artistico, il Festival FotoGrafia di Roma è cresciuto, diventando un consueto appuntamento per appassionati e visitatori di passaggio. Lo scorso anno sono stati 100 mila i visitatori, di cui il 30% provenienti dall’estero: FotoGrafia, tra l’altro, è membro fondatore del Mese Europeo della Fotografia, insieme a Parigi, Berlino, Mosca, Bratislava, Lussemburgo, Vienna e Budapest, ed è inserito nel circuito del Photo Festival Union.

Seguendo una tradizione consolidata, che ha visto il coinvolgimento di fotografi di fama internazionale in un progetto interamente dedicato alla città di Roma -lo scorso anno Anders Petersen e, prima ancora, Josef Koudelka e Olivo Barbieri– per questa edizione dal titolo impegnativo di Novecento, la necessità della fotografia, è stato invitato l’inglese Martin Parr. Il racconto di Parr è incentrato sul dialogo tra il turista e la città eterna: tra sorprese e meraviglie, il fotografo riesce a mettere a fuoco con quel suo linguaggio disincantato aspetti dell’individuo della società contemporanea che spesso sono grotteschi, sospesi tra ironia e trash.
Tra le altre novità del Festival, Lou Reed in versione fotografo con i suoi scatti di New York (la mostra è attualmente a Napoli, presentata in anteprima); il reportage della spedizione di André Citroen in Africa, a metà degli anni Venti; lo zoom puntato sulla Nuova Zelanda, Wonder Land, alla scoperta di geografie lontane; l’ampia retrospettiva delle fotografie di scena di Enrico Appetito; il confronto letterario con il grande Jorge Amado negli scatti dedicati al cacao di Luca Rinaldini; il calcio vissuto come momento di riflessione da Marco Anelli, rappresentazione di esaltazione collettiva, pulsioni emotive; il racconto parallelo, intimo e personalissimo, di Paola Binante e Giandomenico Marini sul tema Generazioni.

manuela de leonardis


Novecento, la necessità della fotografia
FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma
V edizione/ 4 aprile-31 maggio 2006
a cura di Marco Delogu
Opening Days 4,5,6, aprile Tempio di Adriano – Piazza di Pietra
per informazioni Zoneattive tel. 06492714200 www.fotografiafestival.it


[exibart]

Nata a Roma nel 1966, è storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente. Con Postcart ha pubblicato A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011), A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu – Fotografi a confronto – Vol. IV (2017); Cake. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (2013), progetto a sostegno di Bait al Karama Women Center, Nablus (Palestina). E’ autrice anche Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (ali&no, 2015) e Isernia. L’altra memoria – Dall’archivio privato della famiglia De Leonardis alla Biblioteca comunale “Michele Romano” (Volturnia, 2017).

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