Sarà l’ECAL – Ecole cantonale d’art di Losanna l’ospite di Palazzo Grassi e Punta della Dogana, per la nuova edizione di Grand Tour, il programma di residenze dedicato alla condivisione di conoscenze, esperienze e obiettivi che, ogni anno, invita un museo o una istituzione culturale europea a presentare a Venezia il proprio lavoro, il proprio metodo, le proprie idee. Dopo le prestigiose partecipazioni di Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino, Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, Centre Pompidou di Parigi e MAXXI di Roma, questa volta Palazzo Grassi – Punta della Dogana accoglieranno dunque l’ECAL, che nel 2021 festeggia i 200 anni dalla fondazione e che avrà carta bianca nel proporre le sue attività educative più significative, progettandole in funzione della Pinault Collection.
L’istituzione universitaria svizzera, che si occupa di formazione in particolare nell’ambito dell’arte, della cinematografia e del design e con sede a Renens, nell’area urbana di Losanna, si confronterà con il pubblico e con gli studiosi delle università veneziane su alcuni progetti di ricerca in corso, legati, tra gli altri, alla riflessione sulla videoarte europea tra gli anni ‘60 e ‘80, sulla rappresentazione delle forme della giovinezza nelle arti visive e sulla relazione tra testo e immagine nella poesia concreta. Conferenze, conversazioni e atelier dell’edizione 2021 di Grand Tour sono tutti aperti.
Tra gli studiosi e i ricercatori invitati a esporre le proprie esperienze, la curatrice e critica d’arte Stéphanie Moisdon, per l’incontro “Figure e storie della giovinezza”, che si terrà il 19 novembre, la storica dell’arte Catherine de Smet dell’Université Paris VIII, protagonista dell’incontro “Words Form Language: poesia concreta e tipografia, il 21 novembre, François Bovier, docente ECAL, che incontrerà il pubblico in occasione di “Nascita della video arte in Europa: 1960–1980”, il 21 novembre. In programma anche una serie di incontri con gli artisti, che racconteranno loro pratiche espressive, come Linda Fregni Nagler che terrà una conferenza d’artista dal titolo “Retroscena”, il 20 novembre, e Luca Trevisani, tra i protagonisti dell’inedito progetto espositivo in corso presso il Teatrino di Palazzo Grassi dal titolo “Gestus I atto: Rifare il corpo”, che insieme a Laura Lamonea, del team curatoriale Video Sound Art, terrà una conversazione aperta al pubblico a seguito della proiezione dell’opera video “L38°11’13.32’N13°21, 4.44 E”.
Due gli atelier previsti per la giornata del 20 novembre, dalle 14 alle 18, a Palazzo Grassi e accessibili su iscrizione: “Words Form Language”, condotto da Omnigroup (Leonardo Azzolini, Simon Mager), che si rivolge a studenti di grafica e design, e “Language Games”, curato da Robin Bervini e Simone C. Niquille di ECAL, dedicato invece a partecipanti che possiedono esperienze pregresse nella gestione di software creativi e programmazione.
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