Musei di tutta Europa unitevi!

di - 20 Luglio 2015
Avete presente il rito del vernissage? Ritrovo, inaugurazione, magari un cocktail in luoghi d’aggregazione in cui l’importante è esserci. Acqua passata: in un’era sempre più votata al multimediale e al superamento dei confini geografici e di genere, anche gli eventi espositivi s’aggiornano e rivedono le proprie modalità d’approccio e fruizione.
Nasce su queste premesse “6PM Your Local Time Europe”, uno dei più lungimiranti ed innovativi progetti espositivi in circolazione, firmato dall’italianissimo Link Art Center for the Arts of Information Age – centro di ricerca sperimentale nel campo dell’arte digitale – di Fabio Paris e Domenico Quaranta, che il 22 luglio metterà in connessione qualcosa come 400 spazi espositivi – tra cui musei, fondazioni, gallerie d’arte e studi d’artista – dislocati in tutta Europa e che inaugureranno contemporaneamente le rispettive mostre, dando vita al più grande e variegato evento artistico e culturale mai realizzato prima.
Dovunque vi troviate, purché su suolo europeo, l’appuntamento è il 22, alle 6pm – ora locale, of course – al cui scoccare prenderà avvio l’evento. Quattro i fusi orari presenti in Europa, mentre il tutto, della durata di una sola sera, verrà creato, distribuito, coordinato e documentato interamente in rete e in tempo reale attraverso un’applicazione web e un server situato nel Castello di Brescia, sede direzionale dove verrà coordinata l’intera manifestazione. Partecipare è semplice: i visitatori “reali” sono invitati a realizzare foto, video e selfie da postare sui propri profili social di Facebook, Instagram o Twitter. Parola d’ordine: hashtag. In questo caso #6PMEU, quello ufficiale dell’evento, grazie al quale le immagini taggate si riverseranno in un software che provvederà ad inoltrarle in maniera ciclica e casuale sul sito, sugli schermi e sui computer degli spazi espositivi partecipanti.
«Il format espositivo – spiegano gli ideatori – sovverte le dinamiche di fruizione classiche e nasce dalla volontà di inaugurare in contemporanea mostre ed eventi all’interno di musei, istituzioni culturali e spazi no-profit distribuiti su un territorio vasto, mettendoli in connessione tra loro e documentandoli attraverso una piattaforma web. L’evento, della durata di una sola sera e il cui titolo si riferisce all’ora fissata per l’avvio dell’inaugurazione, viene creato, distribuito e connesso in rete. In pratica ha luogo simultaneamente in sedi differenti, ma viene coordinato e documentato online in tempo reale da un’applicazione web, così da essere fruito su scala globale anche dalle persone non fisicamente presenti».
Al bando l’hic et nunc, la nuova frontiera delle mostre culturali è l’evento condiviso che si autoalimenta grazie ai suoi partecipanti: attraverso il meccanismo di condivisione su cui si basano i social network, chiunque, ovunque si trovi, potrà partecipare in diretta dal proprio tablet o cellulare. Ad inaugurazione conclusa sarà inoltre possibile accedere al sito e vedere gli scatti postati.

Il progetto, che è valso al Link Art Center (insieme ad altre loro iniziative) la vittoria del bando europeo “Creative Europe Culture”, è stato presentato la scorsa primavera dal direttore artistico del Link, Domenico Quaranta, a Doha, in Qatar, nell’ambito della prima conferenza annuale indetta dal “New York Times International” per fare il punto della situazione a proposito degli sviluppi futuri del mercato dell’arte. Grazie al progetto “6PM Your Local Time”, Quaranta figurava come unico italiano invitato ad intervenire a fianco di personalità dell’Olimpo dell’arte contemporanea mondiale come Jeff Koons, la Sheika Al Mayassa – sorella dell’Emiro del Quatar e venuta alla ribalta delle cronache per l’assegno da 250 milioni di dollari staccato per “I giocatori di carte” di Cézanne – l’archistar Rem Khoolas o il semi-dio della curatela Hans Ulrich Olbrist.
“6PM Your Local Time Europe”, pubblicizzato nei mesi scorsi attraverso una riuscita operazione di guerrilla marketing condotta attraverso i social network e consistente in una fittizia campagna d’affissioni abusive fatta di manifesti riportanti il logo dell’evento creati e collocati – grazie ad un software – in tutti gli angoli d’Europa, è stato collaudato grazie ad una versione prova: il beta-testing denominato “6PM United Kingdom”. “6PM UK”, concepito per testare il corretto funzionamento della piattaforma digitale e la simultaneità del tutto, è andato in scena lo scorso 22 novembre a Londra dove, nell’arco di una sola sera, sono state messe in connessione 15 realtà espositive del Regno Unito tra Londra, Belfast, Manchester, Cambridge e Liverpool, per un totale di più di 160mila partecipazioni on-line in poche ore.

Doverose, infine, due parole a proposito del Link Art Center, realtà con sede nel nord-Italia, a Brescia per la precisione che, come troppo spesso e tristemente accade nel nostro Paese, è venerato quasi esclusivamente oltre i confini nazionali.
Nemo propheta in patria, verrebbe da dire. Certo. Ma noi ci auguriamo che sia solo una condizione momentanea. Poiché l’evento ai nastri di partenza il 22 luglio, c’è da scommetterlo, non solo farà parlare di sé, ma ingloba tutti i connotati utili per essere considerato pionieristico e anticipatore di molte delle future modalità di fruizione artistica.
Info ed elenco degli spazi espositivi partecipanti su: http://www.6pmyourlocaltime.com.
Bianca Martinelli

Giornalista pubblicista iscritta all’albo, lavora nel mondo dell’editoria e della comunicazione come autrice, content editor e addetta stampa. Collabora con riviste e quotidiani, occupandosi dei settori: mostre e arti visive, moda e mercato dell’arte.

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