La seconda personale di Flavio Favelli (Firenze, 1967) nello spazio di Pino Casagrande è un atto poetico di esplorazione della memoria. Una lastra di ardesia appesa all’ingresso della galleria guida lo spettatore verso le tracce disposte nella sala principale a ricordo di un interno e di due architetture.
L’utente, prima ancora di riuscire a sviluppare considerazioni sull’opera, si ritrova fisicamente nello spazio della memoria con il semplice atto di entrare nella stanza di Favelli, posta immediatamente oltre la soglia di quella di Casagrande e contenuta nella stessa.
Ai nostri piedi un grande tappeto formato da pezzi di tappeti diversi cuciti
articoli correlati
Bologna: Flavio Favelli in vetrina…
Flavio Favelli con interpretazioni inadeguate alla realtà
Flavio Favelli, Archivio
sulla memoria: Roma Opalka e Michelangelo Pistoletto, vis a vis in una doppia personale
matilde martinetti
mostra vista il 6 marzo 2003
In occasione della mostra alla Chiesa di Santa Maria della Pietà di Venezia, Wallace Chan ci parla del suo progetto…
Gallerista ma anche promotore e appassionato sostenitore degli artisti che ha rappresentato nel corso della sua vita, Giorgio Marconi si…
Le Accademie di Belle Arti di Sassari, Venezia e Napoli si uniscono per celebrare l’arte incisoria e diffonderne la conoscenza:…
$ 46,5 milioni per "Untitled (ELMAR)" di Basquiat, buoni risultati anche per Donald Judd ed Helen Frankenthaler. Totale dell'asta: $…
Cheap Festival lancia una nuova call for artists per il suo progetto di affissione pubblica a Bologna: il tema è…
Alle Gallerie d’Italia di Napoli, in mostra i capolavori di Diego Velázquez dalla National Gallery di Londra, in dialogo con…