Categorie: roma

fino al 24.XI.2006 | Elisa Montessori | Roma, Associazione Mara Coccia

di - 2 Ottobre 2006

I giardini affiorano dagli strati di memoria. Sinfonie cromatiche nutrite di acqua e sentimento. È la poesia di Marianne Moore (1887-1972), Giardinaggio avventato, la fonte di ispirazione più recente di Elisa Montessori (Genova, 1931). “Il giardino è una misura, un limite, perché è una natura coltivata. E la poesia lo è nel modo più esemplare”, spiega l’artista. “Attraverso la parola si delinea un territorio coltivato anche con dei fiori strani, fuori dalle regole. Questa avventura mi ha stimolato molto e in qualche modo penso di aver ricreato non un’opera parallela, ma qualcosa che ha germinato in un altro posto. Il mio posto.
L’omaggio che la Montessori rende alla straordinaria poetessa e scrittrice statunitense è concentrato in un’unica stanza, nella storica galleria di Mara Coccia. Alle pareti quattordici lavori ad acquarello e collage, ma anche un piccolo mosaico quadrato, una serie di incisioni a sbalzo e un libricino dipinto -frammento visivo della poesia Old Tiger– aperto a soffietto su un ripiano. Infine, srotolato lungo un’intera parete, un altro Giardino avventato il cui supporto, illuminato da un lungo segno rosso, è un foglio di carta da imballaggio. “È carta catramata, molto resistente perché intelaiata internamente -mi piace molto che si vedano i reticoli- ed è anche impermeabile. Questa carta che costa pochissimo ha un risultato imprevedibile, può sembrare un raso o una carta antica”, ci rivela la Montessori.
Da sempre attratta dall’utilizzo di materiali e tecniche dive rse, l’artista -i cui riferimenti culturali sono quelli del gruppo di Afro e di Mirko Basaldella, di Corrado Cagli e di Origine (Burri, Caporossi, Colla) da una parte, e della pittura cinese dall’altra- spesso impreziosisce il suo linguaggio artistico, già di per sé intimo e raffinato, con i fili di un tessuto ancora più interiore, quello della poesia. Da Silvia Plath a Francis Ponge, da Derek Walcott a Gottfried Benn, passando per l’Ofelia e La Tempesta di Shakespeare.
In questo caso -come scrive Tatiana Giovanetti in catalogo- “Il risultato è straordinariamente vicino e lontano a quello della Moore con i suoi erbari e bestiari poetici popolati di piante e animali rari o favolosi; ‘vicino’ perché, come la Moore, Elisa traccia una mappa del mondo, suggerisce nuove coordinate per orientarsi in quel vasto scenario compresso nel foglio ove riecheggiano i suoni vivaci di una vita dipinta; “lontano”, perché, come sottolinea l’artista, il rapporto con il testo poetico non è di semplice trasposizione, ma si gioca su piani emozionali più complessi.

manuela de leonardis
mostra visitata il 27 settembre 2006


Elisa Montessori. Giardini immaginari, omaggio a Marianne Moore
a cura di Tatiana Giovannetti, Associazione Mara Coccia
Roma, Associazione Mara Coccia, Via del Vantaggio, 4 – int. 3 – Mart.-ven. 16.30-19.00, sab. 11-13 e 16.30-19.00 (chiuso dom.-lun.) – Ingresso libero – per informazioni tel. 063224434 e-mail maraco7@virgilio.it
catalogo Gangemi


[exibart]

Nata a Roma nel 1966, è storica e critica d’arte, giornalista e curatrice indipendente. Con Postcart ha pubblicato A tu per tu con i grandi fotografi - Vol. I (2011), A tu per tu con i grandi fotografi e videoartisti - Vol. II (2012); A tu per tu con gli artisti che usano la fotografia - Vol. III (2013); A tu per tu – Fotografi a confronto – Vol. IV (2017); Cake. La cultura del dessert tra tradizione Araba e Occidente (2013), progetto a sostegno di Bait al Karama Women Center, Nablus (Palestina). E’ autrice anche Taccuino Sannita. Ricette molisane degli anni Venti (ali&no, 2015) e Isernia. L’altra memoria – Dall’archivio privato della famiglia De Leonardis alla Biblioteca comunale “Michele Romano” (Volturnia, 2017).

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