E pensare che
il palazzo meriterebbe una visita solo per la splendida collezione del fondo Giovanni
Carandente. Al piano terra sono infatti collocate le opere storiche di
proprietà della galleria, e si tratta di nomi da punto esclamativo: Calder, con i bozzetti per il
monumentale Teodelapio, scultura
collocata davanti alla stazione cittadina; Colla,
Moore, Pepper e gli artisti coinvolti nella mostra Sculture in città (Spoleto, 1962); e ancora, in ordine sparso, Turcato, Consagra, Burri, Pascali, Schifano, Ontani, Festa, Tirelli (riuniti in sale tematiche), per concludere con la stanza
di Sol LeWitt (un Wall Drawings coloratissimo), artista
molto legato a Spoleto. Senza dimenticare il vero genius loci, lo scultore Leoncillo,
cui sono dedicate tre sale.
Le esposizioni
temporanee cominciano al piano superiore, ed è sempre “tanta roba”. Lungo la rampa
di scale, il neon di Pascale Marthine
Tayou (Young Collector) introduce
perfettamente la selezione di opere dei coniugi Sciarretta, primo capitolo della rassegna Cosmogonia, dedicata alle giovani collezioni italiane. Anche qui i big
si sprecano, con opere che dialogano in maniera ammiccante con la mobilia (Black Star di Maurizio Cattelan dentro un cassone rinascimentale), l’antica
collezione di dipinti dei Collicola (l’irriverente Self-Portrait after Marilyn di Yasumasa Morimura piazzato sotto un
severo ritratto) e le decorazioni alle pareti (a fare pendant con i busti
kitsch di Piero Golia). Sempre al
piano nobile si trova la mostra dello spoletino Ugo Rambaldi, parte del progetto Territorio, finalizzato alla promozione dei “nativi” umbri.
L’ultimo
livello dell’edificio è una miscellanea vorticosa: l’opera Bachem Natter di Maurizio
Mochetti rientra nel programma di acquisizioni Terminal Collicola, sostenuto dalla Cassa di Risparmio di Spoleto; Artwo è invece una collettiva di artisti
che si muovono sul tema della sostenibilità, realizzando installazioni
ambientali con materiali inconsueti; Antonello
& Montesi sono i protagonisti di iCon,
rassegna rivolta alle nuove tecnologie, per la quale hanno presentato una serie
di immagini intitolata Gen(3)der, da
osservare rigorosamente con occhiali 3D; infine le sezioni Collicola on the Wall, con Santiago
Morilla e il duo sten & Lex chiamati a realizzare interventi murali dentro e fuori il
fabbricato, e Collicola Residence,
ospite il giovane Rob Sherwood.
Dialogo fra
storia e contemporaneità spinta, sguardo al territorio e respiro
internazionale: ecco le molteplici direzioni della gestione-Marziani. Nella
speranza che la scia di questo big bang possa propagarsi senza affievolire.
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parola ai collezionisti: gli Sciarretta e la Nomas Foundation
Marziani,
lo stakanovista
saverio verini
mostra visitata il 6 febbraio 2011
dal
18 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011
Territorio. Storie di artisti umbri – Ugo Rambaldi
dal
18 dicembre 2010 al 13 febbraio 2011
Collicola ring – Veronica Montanino
dal
9 ottobre 2010 al 30 marzo 2011
Collicola residence – Rob Sherwood
dal
18 dicembre 2010 al 5 giugno 2011
Maurizio Mochetti – Bachem Natter 349 B 1944
dal
18 dicembre 2010 al 5 giugno 2011
Artwo
dal
18 dicembre 2010 al 5 giugno 2011
iCon Attrazioni fatali tra immagin(ar)i e nuove tecnologie –
Antonello & Montesi
a
cura di Gianluca Marziani
GCAM – Galleria Civica d’Arte Moderna – Palazzo
Collicola
Via Loreto Vittori, 11 – 06049 Spoleto (PG)
Orario: da mercoledì a lunedì ore 10.30-13 e 15.30-19 (dal 15 febbraio al 31 marzo il
secondo piano rimarrà chiuso per lavori di manutenzione.)
Ingresso: intero € 7; ridotto € 5/3,50
Info: tel./fax +39 074346434; gcam@spoletopermusei.it; www.palazzocollicola.it
[exibart]
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