Il giovane artista siciliano, rivelazione della scorsa edizione del “Genio di Palermo”, torna a Roma dopo la fugace apparizione nella serra di Villa Medici in occasione del quinto appuntamento della rassegna “La folie”.
Per questa mostra, curata da Maria Rosa Sossai, Domenico Mangano ha realizzato due nuovi lavori, composti da fotografie e video e raccolti sotto il titolo “Archivio: Merano 2000-Palermo 2001 ”. E le due città sono infatti protagoniste del personale “documentario” dell’artista, che prosegue così la sua ricerca spostando lo sguardo anche fuori dai confini della sua terra natale
Chi ricorda il precedente video “La storia di Mimmo ”, in cui la telecamera di Mangano seguiva le giornate di suo zio, ex-pescatore della Vucciria, impegnato in gesti ripetitivi e “incrostato” –come direbbe il nipote- tra gli oggetti kitsch e le foto di famiglia della sua casa palermitana, troverà in questi nuovi lavori un seguito ideale. Nel video e nelle foto ambientate a Palermo, le protagoniste sono la mamma e la zia dell’artista, anch’esse riprese nello svolgimento dei loro riti quotidiani -cucinare, stirare, vedere la tv- accompagnate dal brusio del traffico, dagli schiamazzi della strada e dagli improvvisi interventi di Mimmo, ormai ridotto ad una voce fuori campo, ma più che mai presente. Le immagini montate sulle pareti della galleria hanno come cornici sgargianti carte da parati anni 70, che sembrano quasi un particolare “fuoriuscito” dagli ambienti claustrofobici ed eccessivi descritti da Mangano.
La serie “Merano 2000 ” racconta invece l’esistenza nomade di barboni ed extracomunitari in Alto Adige e la vita “on the road” e fuori dagli schemi di una comunità di hippies giunti dall’est europeo per l’estiva raccolta delle mele.
Nonostante il cambio radicale di scenario, la poetica di Mangano si rivela con la medesima forza. In primo piano ci sono sempre realtà di emarginazione, vite vissute in piccoli universi paralleli, da quegli “anti-eroi” -come li definisce la curatrice del Genio di Palermo Paola Nicita in un recente saggio- che sempre più spesso diventano protagonisti involontari delle ricerche artistiche contemporanee.
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credo che "l'artista" in questione ha una coerenza artistica inossidabile !!
quando l'ho visto per il genio di palermo esponeva quadri 50-70 informali"orrendi"
u video e delle fotografie sputtanatamente copiate dall'immaginario di cipri e maresco"veri rappresentanti dell'arte siciliana" in poche parole opere vuote e scopiazzate per affrontare esami accademici !!
poco dopo ho assistito alla sua personale ai cantieri e devo dire che e stata una delle esposizioni piu scolastiche alla quale avessi mai assistito!
ora vedo che i modelli da scopiazzo sono cambiati bravo! e bravo anche chi ti sta attorno!!! buona fortuna baby