In una delle sale del Santa Maria della Scala di Siena abbiamo l’anticipazione di quello che, entro il 2004, sarà la cittadella culturale senese. Il progetto prevede che nell’ex-ospedale verranno ospitate botteghe per promuovere ed incentivare l’artigianato di qualità e le vecchie professioni semi scomparse dando uno sbocco professionale e realmente produttivo a dei comparti che fanno parte a pieno titolo della nostra cultura.
Ebbene per il momento di dobbiamo “accontentare” di un open laboratori che ci mostra il lavoro che si sta facendo sulla vetrata che Duccio di Buoninsegna , padre della pittura e primo esponente della scuola pittorica senese, pensò nel XIV per il Duomo di Siena.
Si tratta di una vetrata atipica per il suo genere. L’idea venne ripresa dalle grandi cattedrali gotiche del nord Europa ma mentre in quei casi le vetrate servivano essenzialmente come strumento diffusore di luce e suggestione, nel nostro caso le decorazioni erano un vero elemento narrativo, avevano insomma il compito di raccontare delle storie a tema religioso. Tutto questo poi comporta un grande impegno pittorico da parte dell’autore, si tratta dunque di un’opera di grandiosa qualità artistica. Ed il restauro di questi anni ha anche il merito di aver mostrato il grande, accurato e complesso lavoro che sta dietro al vetro circolare del Duomo di Siena.
Tutti i pezzi sono stati trasportati nel Santa Maria dove una equipe di esperti restauratori e mastri vetrai (proprio come quelli che aiutarono Duccio quasi sette secoli fa) sta compiendo un grande lavoro di restauro che cerchiamo di documentare con le foto pubblicate in pagina.
Ad oggi sono stati puliti i vetri, ovviamente dopo un’attenta analisi chimica e dopo le accurate rilevazioni fotografiche sullo stato del manufatto, le vetrate poi saranno collocate all’interno di un innovativo telaio che renderà – a livello di forza di gravità – ogni pannello indipendente dall’altro. Questo provvedimento ovvierà all’annoso problema della ‘spanciatura’ solito per questo tipo di opere.
L’intervento ha beneficiato anche della collaborazione tecnica e delle sponsorizzazione della CALP, la Cristalleria Artigiana La Piana di Colle Val D’Elsa, l’intervento è finanziato inoltre dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
massimiliano tonelli
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