Il capolavoro inglese del regista italiano sarà ora distribuito in 80 sale in tutto il territorio italiano. Girato tra le colorate e violente energie della Londra anni Sessanta,
Blow-up inaugura la serie dei film stranieri di Antonioni (ma aveva già realizzato all’estero
I vinti, prima de
Il grido). Thomas, un fotografo affermato e pienamente integrato nei ritmi della Swinging London, si muove con indolenza nell’avvicendarsi degli eventi quotidiani, finché delle fotografie scattate di nascosto in uno parco londinese suscitano in lui un’inedita curiosità. Questo saggio sui rapporti tra vita e arte, tra realtà e rappresentazione e tra realtà e apparenza, prende spunto da un racconto dello scrittore argentino
Julio Cortázar,
La bava del diavolo. Ma lo sguardo di Antonioni realizza un’inedita messa in scena di un’apparenza sfuggente, di una realtà frammentata e inafferrabile, di una quête di verità costantemente frustrata. Racconta dell’atto creativo come atto di voyeurismo, privo di una potenzialità d’azione sul reale, atto di distanza su una realtà effimera, e forse ingannatrice. Blow-up è l’ingrandimento fotografico realizzato dal protagonista, ma significa anche esplodere: “ingrandendo” la realtà non è forse inevitabile la sua esplosione, la rivelazione dell’illusorietà di un mondo profondamente irreale? Le pitture pollockiane dell’artista vicino di casa del fotografo, che incuriosiscono Thomas, non possono che ricordare la grana indefinita dei suoi stessi ingrandimenti, rivelatrice di un segreto irraggiungibile: esplosioni di realtà, di razionalità. Antonioni sfrutta le potenzialità della macchina da presa e del colore per realizzare un ritratto incredibilmente avvincente dell’enigma che ci circonda: da non perdere allora l’opportunità di vedere questo capolavoro in sala.
Qui l’elenco completo della programmazione nazionale. (
Stella Scabelli)