Si laurea in architettura in Cile nel 1933 e inizia a girare l’Europa. Dapprima in Francia dove viene in contatto con Le Corbusier, Garcia Lorca, Mirò, Picasso e Magritte. Già nel 1937 Salvator Dalì lo indirizza verso Bréton che gli compra anche una tela. Espone ufficialmente la prima volta all’Exposition Internationale du Surrèalisme del 1938 con quattro disegni. L’anno successivo, Matta comincia a dipingere aderendo appieno al movimento francese.
Diventa anche per un certo periodo, su consiglio di Marcel Duchamp, ‘ambasciatore’ del surrealismo in America, a New York, dove si trasferisce assieme a Tanguy. Espone alle Biennali del 1948, 1964, 1968, 1974 e 1988. Dal 1948 si trasferisce a Roma, da qualche tempo viveva a Tarquinia, sulla costa etrusca in provincia di Viterbo. Ha tenuto la sua ultima personale (l’occhio è la finestra ) la scorsa primavera al Palazzo dei Sette di Orvieto in Umbria.
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Intervista a Sebastian Matta
[exibart]
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ciao maestro. Conosco tuo figlio, abile disegnatore e pungente scrittore.
Le candele alla fine si consumano, ma le opere rimangono.