Geografie, muri, confini, demarcazioni, barriere – fisiche, ma anche mentali e culturali. Dalla fine della guerra fredda, con la caduta del muro di Berlino, all’innalzamento del muro israeliano; sono alcuni degli scenari aperti per possibili interazioni attraverso elaborazioni artistiche, poetiche, urbanistiche, letterarie, cinematografiche, oltre che politiche, geografiche e storiche.
Si propongono una serie di artisti e architetti internazionali, provenienti da Israele, Palestina, Cipro, Libano, Messico, Russia, Francia, Italia, che produrranno opere ad hoc sul tema scelto, con un paio di workshops, da sviluppare insieme alla gente del territorio e con comunità locali, coinvolgendo il pubblico, le scuole, la realtà produttiva modenese.
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