Sembra proprio che Parigi non voglia cedere di un passo dal suo ruolo di capitale della cultura, non solo europea ma, a questo punto, anche qualcosa in più. Oltre ai nuovi
Grandi magazzini Lafayette firmati da Rem Koolhaas e dallo studio OMA, alla
ex Borsa di Commercio che diventerà il nuovo museo dei sogni di François Pinault, e al
centro d’arte digitale dell’Atelier des Lumières, adesso è la Fondation Cartier pour l’art contemporain a progettare l’espansione. Come riportato dai media francesi, la prestigiosa Fondazione occuperà 150mila metri quadrati del Louvre des Antiquaires, dopo che il progetto per la creazione di un centro commerciale è stato accantonato. «Il futuro è da reinventare! In particolare con una nuova sede situata nel cuore di Parigi», ha dichiarato a Le Figaro
Alain-Dominique Perrin, fondatore dell’istituzione nel 1984.
Ovviamente non si bada a spese e il progetto sarà affidato a Jean Nouvel, che in Francia hanno potuto apprezzare recentemente, tra le altre cose, per il suo Louvre di Abu Dhabi. L’edificio comprenderà spazi per esposizioni temporanee e per la collezione permanente, oltre a studi d’artista e un cinema, e per Parigi potrebbe avere un ruolo simile a quello del Whitney Museum per New York, principalmente dedicato ad artisti americani storicizzati ma sempre in prima linea nel supportare gli emergenti. Non è ancora chiaro se la precedente sede sul Boulevard Raspail, risalente al 1994, più piccola ma comunque spettacolare, tutta giocata su trasparenze e opacità e progettata dallo stesso Nouvel, sarà chiusa.
La Fondation rimane abbottonata ma in città la notizia sembra essere stata accolta con favore: «Questo progetto aggiungerà un ulteriore tassello su un’asse museale che comprende già il Louvre, l’Orangerie e ben presto la Fondazione Pinault», ha detto, a Le Parisien, Jean-Louis Missika, vice sindaco della capitale francese.