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Restaurando Warhol e Salvator Rosa. Reggia di Caserta e Accademia di Napoli, per un nuovo polo formativo

di - 23 Luglio 2017
Un nuovo polo formativo, dedicato al settore del restauro di manufatti artistici e allestito in un luogo d’eccezione, nella villa settecentesca detta “Casa del Giardiniere”, alloggiamento storico dei migliori giardinieri che si sono succeduti nella cura del giardino inglese del Parco della Reggia di Caserta. Il progetto è frutto della collaborazione tra l’Accademia di Belle Arti di Napoli e il Palazzo Reale e prevede l’affidamento in concessione dei locali per dieci anni, per l’apertura di una sede secondaria dell’ateneo napoletano.
«La Reggia di Caserta mette a disposizione del corso di Restauro dell’Accademia di Napoli, gratuitamente e per 10 anni gli spazi della Casa del Giardiniere, uno dei luoghi più significativi della Reggia. Io ho sempre creduto nell’idea di un museo fabbrica ed è proprio in tale ottica che l’azione dell’Accademia ci ricambia, ovvero dando l’opportunità ad un luogo, per troppo tempo lasciato vuoto, di tornare ad essere monumento vivo, grazie alle attività laboratoriali che saranno fatte dagli studenti», ha spiegato Mauro Felicori, direttore del complesso monumentale.
L’Accademia, insieme alla ARN-Associazione Restauratori Napoletani, orienterà i propri laboratori alla manutenzione e al restauro del patrimonio dell’Appartamento Storico della Reggia, oltre che degli artefatti dei territori di Caserta e Benevento. I corsi partiranno già dalla prossima sessione e saranno rivolti agli studenti più meritevoli ma non riguarderanno solo il classico e il moderno, come gli arredi borbonici o i dipinti barocchi di Salvator Rosa, visto che nella Reggia vanvitelliana è conservata la ricchissima collezione Terrae Motus, lascito del grande gallerista Lucio Amelio, con opere, tra gli altri, di Joseph Beuys, Andy Warhol, Anselm Kiefer, Michelangelo Pistoletto e Jannis Kounellis.
«Questo progetto, come tanti altri dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, nasce in uno spirito di condivisione e intorno all’idea che sia necessario sviluppare tutte le possibili occasioni di formazione e di dialogo, per costruire alte professionalità, capaci di generare innovazioni di prodotto e di processo, agendo da volano per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Si tratta di una collaborazione tra Istituzioni fondata su una logica di servizio, nella convinzione che un territorio così ricco di potenzialità, spesso inespresse, necessiti di azioni innovative coraggiose, realizzabili solo attraverso una piena e armonica sinergia tra tutti i soggetti coinvolti», ha dichiarato Giuseppe Gaeta, direttore dell’Ateneo.
In alto: Michelangelo Pistoletto, Annunciazione – Terrae Motus, Reggia di Caserta

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