La Rete “Rinascimento virtuale” consentirà di studiare e diffondere antichissimi manoscritti conservati in importanti biblioteche europee quali la Biblioteca Nacional di Madrid, l’Österreichische Nationalbibliothek, la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze, la Biblioteca Nazionale di Napoli, la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia.
Principale oggetto di studio saranno gli enigmatici manoscritti palinsesti, testi e frammenti costituiti da pergamene che, nel Medioevo, venivano spesso raschiate o lavate per essere riutilizzate. Per rendere visibili gli strati di scrittura sottostanti, gli studiosi del diciannovesimo secolo utilizzarono tinture chimiche che, in alcuni casi, portarono a scoperte sensazionali quali il “De repubblica” di Cicerone. Questi esperimenti provocarono, tuttavia, danni irreparabili ai fogli membranacei, bruciandoli e scurendoli. Ulteriori progressi furono compiuti nel secolo della fotografia, grazie all’impiego di lampade a raggi ultravioletti. Eccezionali i risultati della ricerca tecnologica italiana che ha perfezionato uno strumento di riproduzione digitale multispettrale altamente innovativo, in grado di “leggere” gli strati di scrittura sottostanti e, fino ad oggi, invisibili.
Il progetto “Rinascimento virtuale” prevede che il data-base della banca multimediale europea venga realizzato ed ospitato in Italia, strutturato con percorsi di indagine multilingue che consentano ricerche plurime incrociate
Nell’ambito del progetto “Rinascimento virtuale”, l’Italia è rappresentata dalla Biblioteca Medicea-Laurenziana di Firenze, che svolge il ruolo di co-organizzatore per il nostro paese, dalla Biblioteca Marciana di Venezia, dalla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, dalla Biblioteca Nazionale di Napoli e dalla Biblioteca annessa all’Abbazia di Grottaferrata. L‘Italia è rappresentata, inoltre, dalla Bilioteca Ambrosiana di Milano e da tre importanti istituti universitari: il Dipartimento di Lingue e Letterature neolatine dell’Università di Bergamo, il Dipartimento di Storie e Metodi per la Conservazione dei Beni Culturali dell’Università degli Studi di Bologna ed il Dipartimento di Antichità e tradizione classica dell’Università di Roma “Tor Vergata”. (comunicato stampa)
Elenco delle Istituzioni europee partecipanti
Austria
Österreichische Nationalbibliothek, Vienna
Prof. Dr. Ernst Gamillscheg
Belgio
Université Catholique de Louvain
Prof. Bernard Coulie
Finlandia
University of Helsinki
Prof. Dr. Jaakko Frösén
Francia
École pratique des Hautes Études, Paris
Prof. Dr. Brigitte Mondrain
Germania
Universität Hamburg
Prof. Dr. Dieter Harlfinger
Dr. Daniel Deckers
Universitatsbibliothek Leipzig, Lipsia
Dr. Ekkehard Henschke
Grecia
National Hellenic Research Foundation, Athens
Prof. Dr. Evagelos Chrysos
Cultural Foundation of the National Bank of Greece, Athens
Prof. Agamemnon Tselikas
Norvegia
University of Science and Technology, Trondheim
Dr. Staffan Wahlgren
Olanda
Rijksuniversiteit Groningen
Prof. Dr. Bernard H. Stolte
Regno Unito
British Library, London
Dr. Claire Breay
Trinity College, Cambridge
Prof. Natalie Tchernetska
Repubblica Slovacca
Univerzity Komenského, Bratislava
Mgr. Jana Grusková
Spagna
Universidad de Zaragoza
Prof. Dr. Ángel Escobar Chico
Saranno inoltre presenti al Seminario Internazionale il Dott. Bernard Smith, responsabile della Digital Heritage and Cultural Content Unit, della Direzione Generale Information Society della Commissione Europea, e l’Ing. Maurizio Lunghi, Technical Expert presso la medesima unità.
[exibart]
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